Autore Redazione
sabato
5 Aprile 2014
00:00
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Politica - Alessandria

La discarica di Spinetta frena l’iter per la variante al piano regolatore

La discarica di Spinetta frena l’iter per la variante al piano regolatore

Stenta ad andare avanti l’iter per l’approvazione della variante parziale al piano regolatore del Comune di Alessandria. Saltata la prima seduta per mancanza del numero legale, la commissione di venerdì mattina ha dovuto prima superare i dubbi di legittimità sollevati da Emanuele Locci. Il consigliere di Fratelli d’Italia ha lamentato il mancato ricevimento delle numerose piantine e tavole tecniche, utili ad approfondire le oltre cinquanta osservazioni presentate negli ultimi mesi da cittadini ed Enti alla variante approvata ad agosto dal Consiglio. Impossibile capire dove e come andranno a incidere le singole modifiche senza avere avuto la possibilità di visualizzare le piantine con almeno 24 ore di anticipo, ha tuonato Locci. Consultato il regolamento comunale e dissipato il dubbio di illegittimità, non si sono comunque allentate le resistenze di una parte dei consiglieri rispetto alla prosecuzione della Commissione. A tirare il freno a mano è stato soprattutto Andrea Cammalleri del Movimento 5 Stelle. Ingiustificata, secondo il consigliere di minoranza, l’improvvisa accelerata di Palazzo Rosso rispetto a un provvedimento che, tra i numerosi punti, contiene anche la richiesta della ditta Bolla srl di modificare la destinazione d’uso di un terreno di Spinetta da agricolo a cava. Proprio su quella zona incide infatti il progetto di discarica di Aral, al vaglio della Conferenza dei Servizi. Da qui, quindi, le preoccupazioni espresse venerdì anche dalla Federazione della Sinistra. Dal punto di vista urbanistico, hanno spiegato il Dirigente di Palazzo Rosso Gianpiero Cerruti e l’assessore Marcello Ferralasco, l’adeguamento dei piani regolatori è solo una ‘presa d’atto’ di una situazione esistente. Un adempimento imposto da una legge regionale che spesso, hanno aggiunto, non viene però fatto secondo i termini previsti dalla normativa. I piani regolatori si modificano “quando capita l’occasione” hanno spiegato, anche perché il mancato adeguamento non incide sulla possibilità di svolgere una determinata attività. Una spiegazione che non ha però convinto, né rassicurato il Movimento 5 Stelle. L’autorizzazione concessa nel 2009 alla ditta Bolla per utilizzare l’area come cava, ha fatto notare Cammalleri, è scaduta a luglio, “tre giorni prima” della richiesta di modifica dei piani regolatori di Alessandria. Ottenute due proroghe di sei mesi, ha aggiunto, l’azienda ora sarebbe tenuta al “ripristino ambientale dell’area“. “Sono passati 5 anni da quando hanno ottenuto l’autorizzazione. Non capisco perchè noi, proprio oggi, andiamo a discutere in fretta e furia questo provvedimento” ha chiosato Cammmalleri. L’area, ha aggiunto, rientra infatti anche nel piano cave della Regione per il Terzo Valico.”Aral, partecipata del Comune, ha deciso di spendere 1,3 milioni di euro per realizzare in quella zona una discarica di inerti e assimilabili – ha chiosato il consigliere del Movimento 5 Stelle – Tra gli assimilabili rientrano però anche pietre e rocce. Praticamente stiamo pagando per avere una discarica del Terzo Valico. Chi ci assicura però che nello smarino non ci sia amianto?. L’Arpa? Certo che no. Il Cociv stesso” Preoccupato dalle potenzialità di rischio legate all’utilizzo della cava, il Movimento 5 Stelle venerdì ha quindi chiesto di stralciare il punto relativo alla cava di Spinetta. “Tortona ha detto no alla discarica e il sindaco di Pontecurone ha praticamente fatto quello che stiamo facendo noi, ma al contrario. E’ andato di corsa a modificare i piani regolatori del Comune per bloccare la realizzazione di cave sul territorio”. La modifica della destinazione d’uso dell’area di Spinetta, ha aggiunto il Presidente del Movimento 5 Stelle, Angelo Malerba, potrebbe fare recuperare i crediti accumulati negli ultimi anni  per l’utilizzo di un terreno agricolo come cava, soggetto a una diversa tassazione (si parla di una cifra tra i 90 e 100 mila euro ndr). Ancora in una fase dove “ogni azione potrebbe essere connessa a chissà quali altre” ha chiosato ancora Malerba, il Comune di Alessandria dovrebbe però dare la priorità a Spinetta, un territorio “stufo di essere maltrattato“. Il dibattito riprenderà la prossima settimana nella nuova seduta della commissione.

La discarica di Spinetta frena l'iter per la variante al piano regolatore

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