25 Settembre 2018
07:03
Rilocalizzazioni: da Palazzo Chigi 13 milioni ma è tutto da rifare
ALESSANDRIA – Tra meno di un mese le famiglie e le imprese alessandrine danneggiate dall’alluvione del 2016 dovranno presentare una nuova istanza per la richiesta di rilocalizzazione o di risarcimento danni. Questa la notizia comunicata lunedì dall’Assessore alla Protezione Civile Paolo Borasio ai rappresentanti del Comitato Oltre il fango e ad altri residenti nelle aree golenali del fiume Tanaro, in via Margiocchi, via Forlanini e via Valle S. Bartolomeo.
La Regione Piemonte, infatti, ha constatato l’impossibilità a procedere con la delibera di giunta regionale dello scorso dicembre per mancanza di fondi: troppo poco il milione di euro previsto per tutto il territorio piemontese. Solo ad Alessandria, ha constatato l’assessore Borasio, ne servirebbero “almeno 6 per coprire le richieste delle 21 istanze dei cittadini oltre alle 22 istanze delle aziende”.
Il colpo di scena è arrivato da Roma: la presidenza del Consiglio dei Ministri ha stanziato 13 milioni di euro per tutto il Piemonte da destinare al risarcimento o alla rilocalizzazione delle famiglie colpite dall’alluvione di due anni fa. I tempi, però, stringono: entro il 22 ottobre dovranno pervenire le istanze, compilate con nuove perizie da effettuare quindi tra pochi giorni.
“Per questo ho convocato lunedì sera il Comitato Oltre il Fango in una riunione urgente” ha aggiunto l’assessore Borasio “il nostro ufficio di Protezione Civile gestirà ogni singola pratica. Abbiamo preso appuntamenti con ogni famiglia, contiamo di terminare entro il 5 ottobre, così da avere un po’ di margine di tempo. Ovviamente come amministrazione auspichiamo che scelgano la rilocalizzazione, per risolvere definitivamente il problema e non rischiare ancora di subire altri danni, qualora si verificassero altri eventi alluvionali. Confido che le famiglie vogliano spostarsi ma con in mano una somma per ricominciare. La delibera di giunta regionale si basava sul presupposto che, chi non avesse voluto delocalizzare, avrebbe firmato la rinuncia alla richiesta di risarcimento danni nel futuro. Mi sono preso l’impegno a seguirle, una per una, e così farò anche in questa fase, alla fine vorrei vederle finalmente con dei soldi in mano. Cercherò di aiutarle come posso”.
Perplesso Giuseppe Monticone, presidente del Comitato Oltre il Fango: “Ho un’esperienza ventennale di promesse che poi non si sono concretizzate. Ora vedremo cosa succederà. Di sicuro siamo perplessi per il fatto di dover di nuovo fare un’altra perizia, la terza, ma questa volta a spese nostre. Infatti non sarà più inglobata nel futuro indennizzo. In ogni caso sappiamo già che nel 2018 non arriverà alcun fondo. Che Dio ce la mandi buona, non sono molto ottimista. Ben venga questo finanziamento del ministero ma speriamo che il traguardo non venga spostato più avanti all’ultimo momento come è già avvenuto in passato”.