Autore Redazione
mercoledì
23 Luglio 2014
00:00
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Politica - Valenza

Nella ‘Grande Amag’ anche la valenzana Amv srl. Il sindaco Cassano: ‘le intenzioni sono buone, vedremo’

Nella ‘Grande Amag’ anche la valenzana Amv srl. Il sindaco Cassano: ‘le intenzioni sono buone, vedremo’

Passa anche da Valenza la strada tracciata dall’amministrazione comunale di Alessandria per arrivare alla ‘Grande Amag’. Nel progetto di multi utility della Giunta Rossa non ci sono infatti solo Aral e Amiu sotto l’egida di Amag. Anche Amv srl, la partecipata valenzana addetta a raccolta e trasporto rifiuti dovrebbe infatti entrare nella ‘galassia’ di società specializzate anche in acqua, gas ed energia. Il percorso tracciato nell’atto di indirizzo approvato la scorsa settimana dalla Giunta Rossa prevede infatti l’acquisto delle quote di maggioranza di Amv srl a fronte di un uguale valore di azioni in Amag per il Comune di Valenza, oggi secondo azionista di Aral dopo Palazzo Rosso. Il progetto di multi utility da qualche giorno è quindi al vaglio anche dell’amministrazione della città dell’oro che durante l’assemblea dei soci di Aral del prossimo 29 luglio dovrà decidere se appoggiarlo, magari astenersi oppure cassarlo. Per ora, a Valenza, si studia.”Le intenzioni sono buone” ha spiegato il sindaco Sergio Cassano. Il primo cittadino vuole però confrontarsi con la maggioranzza prima di sbilanciarsi. Valenza, ha spiegato, è infatti intenzionata soprattutto vederci chiaro sui numeri: quelli di Amag, di Aral e anche sulla valorizzazione economica di Amv srl.

Proprio alla sostenibilità economica dell’intero progetto è del resto subordinato anche il parere favorevole consegnato dal Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Alessandria. Garanzie sui numeri sono richieste anche dagli stessi consiglieri comunali di Alessandria che proprio martedì hanno iniziato a discutere del progetto di multi utility in Commissione bilancio con l’assessore Giorgio Abonante e il Ragioniere Capo, Antonello Zaccone. Un primo passaggio cui farà seguito il nuovo approfondimento in programma questo mercoledì mattina.

La sostenibilità economica dell’intera operazione è comunque al centro dei pensieri anche della stessa Giunta Rossa, ha spiegato l’assessore Giorgio Abonante, questo mercoledì pronto a sottoporre al voto della Commissione un emendamento all’atto di indirizzo per subordinare la nascita della multi utility al piano industriale in via di elaborazione in casa Amag. Il progetto, ha ricordato Abonante, è nato del resto dalla necessità di mettere in sicurezza la filiera rifiuti. Non c’è infatti solo il problema della fallita Amiu. Aral deve trovare una nuova configurazione giuridica al massimo entro il 31 dicembre non rientrando più nei parametri delle società in house providing. Un problema che necessita di una soluzione in tempi stretti, come rimarcato anche dalla Provincia nella lettera fatta recapitare martedì a Palazzo Rosso. Questo è del resto “uno dei due pilastri” dell’operazione ‘Grande Amag’, ha spiegato il Ragioniere Capo di Palazzo, Antonello Zaccone. Il secondo pilastro ha invece a che fare con le difficoltà economiche di Aral e con i 700 mila euro trasferiti dal Comune di Alessandria per la discarica di Solero. Senza quel finanziamento, ha aggiunto il Ragioniere capo, non sarebbe stato possibile attrezzare il secondo lotto della discarica, ormai a poche settimane dal veder esaurito lo spazio nell’area già esistente. Grazie ai 700 mila euro di Palazzo Rosso tutti i comuni di Aral, non solo Alessandria, potrano quindi gestire i rifiuti solidi urbani. Il capoluogo, dalla sua, ogni tre mesi per i prossimi 10 anni riceverà invece una rata di rimborso allo stesso tasso di anticipazione di tesoreria passiva. C’è però di più. Il mutuo è infatti sottoposto alla condizione di trasformarsi in un aumento di capitale sociale per il Comune di Alessandria se Aral non dovesse onorare le rate. Un asso nella manica che in futuro potrebbe consentire a Palazzo Rosso di ridurre a sassolini ostacoli eventualmente piazzati sul percorso della Grande Amag da altri soci di Aral.

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