Autore Redazione
martedì
10 Settembre 2019
05:18
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Politica - Alessandria

Lai a M5S: “Dare il buon esempio? Ho già rinunciato all’auto e al telefono”

Il presidente di Amag Mobilità replica ai pentastellati alessandrini, contrari alla sua indennità di 25 mila euro annui, a fronte delle difficoltà del settore trasporti
Lai a M5S: “Dare il buon esempio? Ho già rinunciato all’auto e al telefono”

ALESSANDRIA – “Una polemica sterile”. Il presidente di Amag Mobilità, Serafino Vanni Lai, ha definito così la richiesta del Movimento 5 Stelle Alessandria di tagliarsi l’indennità di 25 mila euro all’anno per dare il buon esempio, a fronte delle difficoltà del settore trasporti.

Raddoppiano le tariffe per gli abbonamenti dei bus per gli studenti perché la Giunta Cuttica ha deciso di tagliare 100 mila euro per le agevolazioni tariffarie del Trasporto Pubblico Locale” scrivono i pentastellati “oltre alla Giunta anche il presidente di Amag Mobilità, nominato dall’amministrazione, continua a incassare la propria indennità senza se e senza ma. Toccherebbe alle cariche istituzionali sacrificarsi prima dei cittadini”.

“È vero, percepisco 25 mila euro all’anno, lordi” ha ribattuto Lai ai microfoni di Radio Gold “ma ho rifiutato sia l’auto che il telefono di rappresentanza, ho rinunciato a tutto quello a cui potevo rinunciare. Io abito a Solero e vengo a lavorare a mie spese. Dare il buon esempio? Ho già fatto la mia parte. Rispetto a tutte le aziende che fanno parte del Gruppo Amag sono il dirigente pagato meno, non capisco perché i 5 Stelle si rivolgono a me”.

“La nostra azienda” ha continuato il presidente di Amag Mobilità” arriva da un fallimento ma è sana da due anni e anche il prossimo bilancio sarà in attivo, facciamo investimenti e i conti sono in ordine. Certo, Amag Mobilità è composta in maggioranza da privati e viene sempre applicata la spending review. E poi nessun servizio è stato tagliato, nonostante i tagli del Comune. Basti pensare che in tutto il Piemonte il biglietto costa 1 euro e mezzo, da noi costa 20 centesimi in meno”.

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