30 Ottobre 2019
21:12
Mense: scontro totale. Lavoratori Centro Cottura pronti allo sciopero
ALESSANDRIA – I dipendenti del Centro Cottura Artana di Alessandria sono pronti a scioperare. Nel faccia a faccia di questo mercoledì sera tra i sindacati Uiltucs Uil e Filcams Cgil con la azienda, infatti, è stato certificato il mancato accordo tra le parti. Per questo, quindi, le parti sociali proclameranno lo sciopero per un turno di lavoro, ancora da stabilire. La data dovrà collocarsi non prima del 10 novembre, dopo che saranno trascorsi dieci giorni di preavviso, come impone la legge.
“Le posizioni restano lontane” ha sottolineato a Radio Gold Maura Settimo, segretario provinciale Uiltec Uil “non c’è dialogo. La salvaguardia dei posti di lavoro, per noi, è prioritaria. Ci rendiamo conto di possibili disagi ma scioperare è necessario per riportare serenità su un appalto che da un anno sta creando non pochi problemi”.
Mancata sicurezza, ritardo nel pagamento degli stipendi e promiscuità di dipendenti che lavorano per lo stesso appalto sono le tre motivazioni principali che hanno portato i sindacati sulle barricate.
“Tra l’altro” ha aggiunto Settimo “proprio a proposito della promiscuità dei dipendenti, nell’incontro in Prefettura di questa sera siamo venuti a conoscenza che l’appalto, tramite contratto di rete, è composto anche da dipendenti di un’altra società cooperativa, la LA Service. Nessuno ci aveva informato prima. Questo comporta il rischio che i lavoratori siano facilmente sostituibili. Ci riserviamo anche di intraprendere azioni legali”.
“Lo sciopero è inevitabile” le parole del segretario provinciale della Filcams Cgil Stefano Isgrò “la presenza di LA Service non era mai stata accennata in precedenza. Perché lavorano altre persone per quell’appalto? Ci riserviamo di fare le opportune verifiche per capire se il cibo viene servito dal personale dell’appalto o da altri”.
Durissima la replica di Artana Alimentare, rappresentata dall’avvocato Massimo Grattarola. “Il diritto allo sciopero sarà ovviamente rispettato. Possiamo subito certificare alle famiglie alessandrine che il servizio mensa sarà garantito, senza troppi ritardi. Anzi” ha contrattaccato il legale di Artana Alimentare “lo sciopero dimostrerà che possiamo anche fare a meno di questi dipendenti. Basti pensare che spesso il loro numero è già ridotto: anziché 15 lavorano in 7/8, gli altri sono in malattia. Insomma, non si credano indispensabili. Inoltre” ha rincarato la dose l’avvocato Grattarola “l’azienda ha finora tollerato alcune condotte non conformi al codice disciplinare: d’ora in avanti saremo più rigorosi nel farlo rispettare”.
“Nel corso dell’incontro” ha continuato il legale replicando alle accuse mosse da Uiltucs Uil e Filcams Cgil “abbiamo mostrato alle parti sociali documenti fotografici e video che dimostrano l’esistenza di cartelli indicanti le vie di fuga, la presenza degli estintori e di due bagni. Ritardi negli stipendi? Non è vero. Vengono regolarmente saldati il giorno 20 di ogni mese. L’unico ritardo si è verificato per la prima mensilità: anzichè il giorno 6 gli emolumenti sono arrivati il 20. Da quel momento i soldi sono sempre arrivati, ogni 30 giorni. Nonostante questo i sindacati non hanno cambiato idea e sono rimasti sulle loro posizioni. La questione LA Service? C’è un regolare contratto di rete, pubblico. Artana può legittimamente servirsi di altri dipendenti per la gestione dell’appalto“.
Nella foto le lavoratrici durante un presidio sotto il Comune di Alessandria