Autore Redazione
venerdì
15 Novembre 2019
05:59
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Politica - Alessandria

Museo Borsalino, ancora troppe incognite: lavori, riapertura, persino il nome

Pd e M5S hanno anche lamentato l'assenza di "una visione politica": nell'ultima Commissione nessun esponente della Giunta Cuttica era presente
Museo Borsalino, ancora troppe incognite: lavori, riapertura, persino il nome

ALESSANDRIA – Sono tanti gli interrogativi ancora aperti sul Museo del Cappello Borsalino, ad Alessandria, non più fruibile da quasi tre anni. A rallentare l’iter dell’apertura, infatti, è arrivata la notizia della volontà dell’azienda di far gestire l’intera struttura al piano terra del celebre Palazzo in corso Cento Cannoni alla Fondazione Borsalino, ancora non creata. La multinazionale ha definito imminente il perfezionamento dello statuto, passaggio imprescindibile per dare il via all’ultimo lotto dei lavori, della durata ipotetica di circa due mesi: il rifacimento dei servizi igienici, di un’area accoglienza e del bar. Progetto e ditta assegnataria sono stati già definiti, occorre solo partire.

La creazione di un nuovo soggetto come la Fondazione, inoltre, comporterà una nuova convenzione da stipulare col Comune di Alessandria.

Nel frattempo Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno lamentato l’assenza nelle Commissioni Cultura e Sviluppo del territorio di un membro della giunta Cuttica, a partire dal sindaco, assegnatario della delega alla Cultura.

“Come si chiamerà? Museo del Cappello o, da come si evince guardando le foto, Borsalino Museum?” ha chiesto il consigliere Pd Vittoria Oneto “non è certo un dettaglio di poco conto”. 

“La parola “cappello” legherebbe il museo al territorio” ha aggiunto Rita Rossaun territorio che si è battuto per mantenere proprio qui la produzione. Serve un confronto politico. Il sindaco Cuttica avrebbe dovuto essere qui presente. Delle due l’una: o non si conosce la materia o non si ha interesse ad approfondirla”. 

“E le alleanze territoriali?” ha aggiunto Giorgio Abonante, sempre del Pd “pensiamo alla Fondazione Mani Intelligenti a Valenze e, in particolare, l’Azienda Speciale Multiservizi Costruire Insieme che a mio avviso dovrebbe essere centrale nel rapporto del Museo Borsalino col contesto che c’è intorno. Servirebbe una regia salda e radicata”. 

Il Movimento 5 Stelle ha usato l’ironia, paragonando l’intricata vicenda a una serie tv di Netflix. 

Da entrambe le forze di minoranza è arrivata anche la richiesta di un sopralluogo.

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