Autore Redazione
domenica
15 Dicembre 2019
08:20
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Politica - Acqui Terme

Venerdì ad Acqui il voto sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre

"La mia speranza è che questo Ordine del Giorno passi all'unanimità" ha detto il sindaco termale Lorenzo Lucchini
Venerdì ad Acqui il voto sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre

ACQUI TERME – Il prossimo venerdì 20 dicembre il Consiglio comunale di Acqui Terme voterà l’Ordine del Giorno voluto dal sindaco Lorenzo Lucchini per concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, senatrice a vita.

“Un gesto in sostegno di una persona che per il nostro paese rappresenta una testimonianza inoppugnabile dell’Olocausto, di cui fu vittima” ha detto il primo cittadino termale “Questa proposta nasce dopo la notizia dell’impressionante ondata di messaggi di odio razziale che ogni giorno la senatrice Liliana Segre riceve: una ferita ignobile alla memoria storica”.

La città di Acqui Terme ha premiato Liliana Segre quest’anno come “Testimone del Tempo” durante la 52° edizione del Premio AcquiStoria. La città ha potuto conoscere e stringere così un legame profondo con questa tenace donna, che a breve potrebbe diventare cittadina onoraria.

“La mia speranza – conclude il sindaco Lorenzo Lucchini – è che questo Ordine del Giorno passi all’unanimità, dando un significativo segno di gratitudine, vicinanza e solidarietà a una persona che ha speso la propria vita a contrastare ogni forma di odio e che oggi proprio per questo riceve ogni giorno attacchi indegni”.

Liliana Segre ha 89 anni ed è sopravvissuta all’orrore di Auschwitz. Ebrea italiana colpita dalle Leggi razziste volute da Benito Mussolini. Nacque a Milano il 10 settembre del 1930. All’età di 8 anni venne espulsa da scuola, dopo che si abbatté in Italia la violenza della discriminazione razziale, alla quale seguì la persecuzione. Nel 1943 venne rinchiusa nella sezione femminile del campo di sterminio di Auschwitz. Fu liberata dai sovietici il 30 aprile del 1945: dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni deportati ad Auschwitz, la Segre è tra i soli 25 sopravvissuti. La senatrice a vita ha continuato negli anni la sua opera di testimonianza, impegnandosi direttamente in campagne sulla sensibilizzazione dei diritti umani.

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