20 Dicembre 2019
20:39
Dialetto o inglese per i più piccoli? Ad Alessandria si infiamma il dibattito
ALESSANDRIA – Lezioni di dialetto per dare risalto alla storia di Alessandria. L’amministrazione ha dato parere favorevole alla proposta del consigliere di Forza Italia e presidente della Commissione Cultura, Carmine Passalacqua, rivolta alle scuole di ogni ordine e grado.
“Credo che sia una norma di buon senso” ha sottolineato Carmine Passalacqua “intendo lezioni suppletive per dare risalto alla nostra storia, oltre all’approfondimento sulle nostre tradizioni popolari, col coinvolgimento delle tante associazioni del territorio”.
La decisione ha destato la perplessità del Partito Democratico. Secondo il consigliere Rita Rossa, infatti, “il dialetto non si insegna ma si acquisisce in base al contesto culturale. Nelle nostre famiglie il dialetto non si parla più, un corso di dialetto sarebbe uno spreco di risorse economiche e professionali. Ripeto, non esiste un metodo per impararlo: si apprende per induzione e deduzione”. L’esponente di centrosinistra ha rimarcato, di contro, la necessità di privilegiare la lingua inglese.
“E dire che proprio l’assessore ai Servizi Educativi Silvia Straneo aveva sostenuto che i corsi di inglese non si organizzano più nei servizi educativi comunali perché la lingua inglese confonde le idee e influisce negativamente sull’apprendimento della lingua italiana. E non siamo su Scherzi a parte!” ha aggiunto Rossa.
“Innanzitutto smentisco questa frase che mi è stata attribuita“ ha subito replicato l’assessore Silvia Straneo “Rita Rossa ha fatto un discorso riduttivo. Non ho mai detto che l’inglese influisce negativamente. Dialetto e inglese rappresentano due aspetti completamente diversi: ancora oggi, infatti, un bambino può sentire parlare in dialetto e incuriosirsi. Rappresenta un patrimonio importante della nostra tradizione contadina, ed è più semplice da veicolare. Seppur in maniera residua, infatti, il dialetto viene parlato ancora oggi in alcuni contesti cittadini, come il mercato in piazza Perosi. A meno che non abbia un genitore che lo parla abitualmente, invece, un bambino non sentirà mai parlare inglese negli anni che precedono lo sviluppo del pensiero astratto, e cioè prima dei 5/6 anni, quando inizia ad andare alle elementari. Sull’insegnamento dell’inglese ai bambini degli asili comunali, quindi, ci riserviamo un ulteriore approfondimento”.