Autore Redazione
venerdì
7 Febbraio 2020
20:01
Condividi
Politica - Alessandria

Polemica stipendi, Rossa contro Lumiera: “Riferimenti alla mia giunta errati e stucchevoli”

Il duro attacco dell'ex sindaco dopo la conferenza stampa della giunta di Alessandria sulla questione stipendi sollevata dal M5s
Polemica stipendi, Rossa contro Lumiera: “Riferimenti alla mia giunta errati e stucchevoli”

ALESSANDRIA – “Voglio fare una precisazione su quanto affermato quest’oggi dall’assessore Lumiera durante la conferenza stampa per parlare dell’aumento di stipendi“. Inizia così la telefonata dell’ex sindaco di Alessandria Rita Rossa. La predecessora di Cuttica di Revigliasco alla guida di Palazzo Rosso, che non è voluta comunque entrare “nella polemica su quell’aumento del 2% cosa del tutto legittimabile a mio avviso per chi lavora e vuole migliorare la città“, ha infatti contestato quando detto dall’Assessore al Bilancio. “Trovo stucchevole fare costanti riferimenti alla mia amministrazione. Il tutto senza dare informazioni corrette. La giunta Cuttica ha paragonato i loro compensi a quelli della giunta che guidavo io senza tenere conto della realtà di dati e fatti facilmente dimostrabili“, attacca Rita Rossa.

L’ex sindaco ha voluto precisare come “gli stipendi della nostra giunta erano stati diminuiti del 30% quando abbiamo messo in trasparenza i bilanci ed è venuto fuori che l’amministrazione Fabbio, di cui Cuttica e Buzzi Langhi facevano parte, aveva votato bilanci falsi e che non rispettavano il patto di stabilità. Proprio il non rispetto del patto di stabilità ha portato alla diminuzione degli stipendi“. Rossa sostiene che “la determina citata in conferenza stampa (quella dove si paragonano gli stipendi, ndr) va dal gennaio 2017 al giugno 2017. Solo per sei mesi abbiamo adeguato del 2% lo stipendio rispetto al taglio del 30%. Quindi il paragone non è fattibile“.

In più “non permetto a Buzzi Langhi e a Lumiera di dire o far intendere che la mia giunta non era a lavorare in Comune. E tanto meno di dire che noi non eravamo in aspettativa. Ribadisco che nella determina citata oggi a fianco dei nostri nomi c’era scritto che eravamo in aspettativa. Non devono permettersi di sindacare sulle nostre attività. Perché se si dicono delle cose si devono dire correttamente. Le parole dell’assessore Lumiera sono inopportuni inadeguati e falsi“.

Condividi