Autore Redazione
mercoledì
1 Aprile 2020
05:48
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Politica - Alessandria

Coronavirus, Ravetti (Pd): “Da Cirio nessuna proposta concreta. Bene i commissari Asl”

Coronavirus, Ravetti (Pd): “Da Cirio nessuna proposta concreta. Bene i commissari Asl”

PIEMONTE – Il capogruppo del Partito Democratico in Regione Domenico Ravetti ha commentato così l’informativa sul coronavirus del Presidente Cirio e dell’assessore Icardi.

“Due relazioni necessarie svolte con i toni e i contenuti opportuni, anche se dal Presidente Cirio, probabilmente a causa della modalità in remoto con cui sono stati gestiti i lavori del Consiglio, non abbiamo ascoltato proposte concrete ma solo la sensata richiesta dei “pieni poteri” che, sentito Orban, forse sarebbe definire diversamente. Dal Gruppo PD siamo intervenuti e ci siamo particolarmente concentrati sulla “ripartenza”. Abbiamo ricordato che in Corea hanno definito strategie post lock down (post isolamento) con un uso diffuso delle mascherine, prevedendo una “distanza sociale”, un gran numero di test al giorno (20 mila) per identificare i positivi, un tracciamento dei telefoni e altri metodi per identificare gli spostamenti dei positivi e dei loro contatti. Alcuni studiosi propongono tesi specifiche: in attesa di un vaccino, consigliano periodi di quarantena “stop and go” per almeno un anno. In ogni caso qualsiasi strategia di post lock down richiederà l’uso estensivo dei test, ma non quelli rapidi perché in Spagna hanno mostrato sensibilità molto bassa. Fondamentale, fino a livello “contagi zero”, mantenere la chiusura delle scuole perché, secondo gli esperti, una riapertura generale genererebbe l’aumento del 25% dei contagi. E comunque dallo stato “contagio zero” in poi, almeno per 3 settimane, bisognerà creare una “zona arancione” con regole e provvedimenti purtroppo ancora restrittivi. Sappiamo che il ritorno alla normalità non sarà breve. Bisogna organizzarlo per tempo minimizzando i rischi per le persone. Le Istituzioni inizino a pensare adesso al dopo, non solo sulle tempistiche ma anche sulle modalità, quindi con regole chiare. Le piccole imprese, spesso individuali o familiari, del settore del commercio, ristorazione, turismo, cultura sono chiuse da giorni e rischiano di non avere più la forza per ripartire se non sostenute. Le misure per la liquidità vanno studiate subito e messe in campo con il giusto anticipo”.

Domenico Ravetti ha però apprezzato la scelte dei commissari Asl Giuseppe Guerra e Gabriele Ghigo: “Qualche giorno fa avevo chiesto pubblicamente al Presidente della Giunta regionale Cirio e all’Assessore alla Sanità Icardi la nomina di un unico coordinatore della rete ospedaliera della provincia di Alessandria e una grande attenzione alle politiche territoriali di competenza dell’Asl di Alessandria. Con piacere apprendo da fonti giornalistiche che il dottor Giuseppe Guerra oltre che del “Covid Hospital” di Tortona e del “San Giacomo” di Novi Ligure, si occuperà anche del “Mons. Galliano” di Acqui Terme, del “Santo Spirito” di Casale Monferrato e dell’Ospedale Civile di Ovada, quindi di tutti i 5 ospedali della provincia”. 

“Apprendo, inoltre, che il dottor Gabriele Ghigo ha assunto l’incarico di coordinare l’attività dei servizi territoriali, con particolare riferimento all’assistenza territoriale e alla funzione di Unità Speciale di Continuità assistenziale. Ricoprendo questo ruolo potrà sviluppare al meglio il progetto “Covid a Casa” che ritengo fondamentale per ridurre i numeri dell’ospedalizzazione e per evitare il congestionamento dei Pronto Soccorso delle nostre strutture ospedaliere”.

“Voglio precisare che anche se dall’opposizione farò sempre il possibile per dare il mio contributo alla soluzione dei problemi dei cittadini e non posso che essere felice per il fatto che la Giunta abbia accolto con favore le mie indicazioni, mi dispiace dover rilevare che, per quanto riguarda l’organizzazione della rete ospedaliera sul fronte Covid-19, il dottor Guerra non avrà nelle sue competenze l’ospedale di Alessandria come invece avevo proposto”. 

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