Autore Redazione
sabato
25 Aprile 2020
19:44
Condividi
Politica - Alessandria

Molinari attacca il Governo: “Da loro solo slogan, dal Piemonte invece atti concreti”

Molinari attacca il Governo: “Da loro solo slogan, dal Piemonte invece atti concreti”

PIEMONTE – Il Presidente del Gruppo Lega alla Camera e Segretario della Lega in Piemonte, Riccardo Molinari, torna all’attacco sulla gestione dell’emergenza coronavirus. In un comunicato rimprovera al Governo una politica fatta di “slogan. Tutto questo a fronte invece, specifica, di un atteggiamento concreto della Regione.

Dal Governo solo slogan, mentre la Regione stanzia risorse vere e immediate per il personale sanitario“, ha spiegato, contestando al Governo il mancato accoglimento di un “emendamento Lega al Decreto Cura Italia che avvebbe consentito alle Regioni e alle province autonome di triplicare le risorse per la valorizzazione del personale sanitario, medico e non solo, da due mesi in prima linea a fronteggiare l’emergenza, anche a costo della vita, soprattutto nelle regioni più colpite dal Covid-19, come Lombardia e Piemonte. Al contempo da fonti governative spesso si avanzano critiche alle amministrazioni regionali, che invece sono le uniche a fare pienamente tutto quanto in loro potere“.

Da Roma – ha aggiunto – solo slogan e polemiche, mentre la Regione Piemonte ha rapidamente messo in campo, con il ddl Riparti Piemonte come esplicitamente chiesto dalla Lega, risorse concrete con cui riorganizzare la ripartenza dei diversi comparti produttivi. 800 milioni di euro per sostenere imprese, lavoratori e famiglie, di cui 55 milioni di euro per il nostro personale sanitario, per integrare stanziamenti governativi assolutamente inadeguati a far fronte alla situazione”.

Molinari ha poi difeso il lavoro sin qui svolto dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi: “Sappiamo bene in che condizioni il centro sinistra a guida Chiamparino ha lasciato la sanità piemontese, sul fronte ospedaliero come territoriale.
L’Assessore Icardi ha fatto l’impossibile per far fronte all’emergenza: chi ne chiede le dimissioni si faccia prima un esame di coscienza e sappia che Icardi non sarà il capro espiatorio di un sistema sanitario indebolito da anni di tagli imposti da Roma e scelte sbagliate fatte a Torino, con protagonisti che hanno nomi e cognomi noti, e che non sono di certo Luigi Icardi”.

Condividi