Autore Redazione
giovedì
2 Luglio 2020
14:06
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Politica - Alessandria

Scuola, il Pd sollecita il Comune: “A settembre riapra le Sale Zandrino e Ferrero per le lezioni”

Scuola, il Pd sollecita il Comune: “A settembre riapra le Sale Zandrino e Ferrero per le lezioni”

ALESSANDRIA – “Ci sono due mesi abbondanti di tempo per ripristinare le Sale Zandrino e Ferrero al Teatro Comunale e riaprirle così per quelle scuole che, a settembre, potrebbero usufruire di quegli spazi per fare lezioni”. Questo la proposta del consigliere comunale del Partito Democratico, Giorgio Abonante, all’amministrazione Cuttica, a proposito della ripresa dell’anno scolastico a settembre.  

“Oltre alla riapertura delle due sale a beneficio delle scuole che ne faranno richiesta si possono censire tutte gli spazi disponibili, approvare un piano comunale per la riapertura delle scuole finanziato dal Comune, dalla Fondazione bancaria con il coinvolgimento delle Università, della Biblioteca Civica e dell’Isral (per gli spazi ma soprattutto per i contenuti e le metodologie di lavoro)” ha aggiunto Abonante “la combinazione fra la mozione che abbiamo presentato in Consiglio comunale, bandi come questo e il contributo di attori locali permetterebbe di studiare soluzioni praticabili a breve per il ritorno a scuola in condizioni dignitose. Il contesto è quello dettato dal legislatore che ha fatto esplicito riferimento alla capacità dei territori di organizzarsi” ha concluso l’esponente di minoranza “Piaccia o non piaccia da qui si parte. Si tratta di muoversi”.

“Sarebbe bello se l’amministrazione si impegnasse nel ripristino per rendere le due sale Zandrino e Ferrero disponibili alle scuole. Purtroppo versano in condizioni pessime: muffa, controsoffiti caduti e nessun riscaldamento, grazie all’incuria di questi anni. Data l’indifferenza fino qui dimostrata inizierei a dialogare con i teatri e i cinema della città” ha aggiunto la collega di partito Vittoria Onetomi riferisco alla sale Cristalli, Alessandrino, Teatro San Francesco, Macallè, Ambra. Si potrebbero trovare accordi interessanti, prevedere attività culturali alternative per gli studenti e sarebbe un modo per dare una mano agli operatori del settore che in questi mesi hanno sofferto moltissimo e che rimarranno in difficoltà ancora per un po’”. 

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