8 Luglio 2021
05:19
Fondi per Cittadella e Chiesa S. Francesco, Sindaco: “Abbiamo rischiato lo stallo ma ecco la soluzione”
ALESSANDRIA – “Rischiavamo l’impasse, lo stallo, ma abbiamo trovato una soluzione”. Nell’ultima Commissione Sviluppo del Territorio e Cultura il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha fatto il punto sulla gestione dei fondi del Programma operativo regionale Fondo europeo di sviluppo regionale, circa 11 milioni e 350 mila euro messi a disposizione all’80% dalla Regione Piemonte e il resto dallo stesso Comune. Il tema politico sul quale da tempo l’opposizione ha criticato l’azione dell’amministrazione era la scelta di non confermare l’intenzione della giunta Rossa di destinarli interamente alla Cittadella, sommandoli ai 25 milioni di euro provenienti dallo Stato, in particolare dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ma di investirli anche per il restauro di una parte dell’ex Chiesa di San Francesco e della Biblioteca.
“Stiamo parlando di una partita molto complessa“ ha sottolineato il sindaco “ringrazio chi ha lavorato alacremente per questi obiettivi. Abbiamo voluto valorizzare diversi elementi strategici importanti per la nostra città ed è andata bene così. In un primo momento la precedente giunta intendeva fare una operazione forte e rapida, un percorso con una logica irreprensibile ma che ha trovato delle difficoltà: i tempi dei fondi Por Fesr (più contingentati) non hanno coinciso con quelli dei fondi Cipe, dello Stato, a causa di mille problemi. Sono come due motori che viaggiano a regimi diversi, occorreva trovare la soluzione per non compromettere tutta l’operazione”.
“Rispetto alla Cittadella, in particolare il Palazzo del Governatore, toccherà al Comune e non allo Stato, coi fondi Cipe, il restauro del tetto. Sarà riqualificata la parte centrale, escludendo le parti laterali” ha precisato Cuttica “altrimenti la gestione sarebbe stata più lunga del previsto. Avremmo rischiato di non avere il tetto a posto. Tutto è stato concordato con Regione e Soprintendenza, in Comune c’è gente che si è fatta il mazzo per raccordare enti che hanno tempi diversi. Abbiamo sudato sangue, cambiare in corsa non è stato facile ma ci siamo riusciti, tenendo anche conto che l’emergenza covid ha provocato problemi in quegli ambienti romani già macchinosi. All’inizio avevo una visione diversa rispetto a quelle ministeriali, oggi ci troviamo su identità di visione e armonia di lavoro uguali: questo mi commuove, non è così facile, partendo da visioni diverse. La Cittadella” ha precisato il sindaco spiegando la scelta di inserire nell’elenco delle opere da restaurare anche la ex Chiesa di San Francesco “resta anche uno degli obiettivi più forti del progetto di Coesione Territoriale, ma il problema era dare il giusto spazio a realtà di proprietà del Comune che da decenni stanno aspettando un futuro diverso, come l’ex chiesa di San Francesco: è vero, è una mia fissa, da 24 anni battiamo il martello su quel chiodo, si era già intervenuti durante il mandato del sindaco Francesca Calvo quando fu rifatto il tetto, mentre durante la Giunta di Mara Scagni vennero restaurate delle superfici pittoriche all’interno. Insomma, una attenzione doverosa ma non una spinta forte per vedere l’esito definitivo. Il nostro obiettivo è farla diventare la nuova sede del museo delle esposizioni civiche. E’ un nostro dovere conservarne la memoria, un dovere verso un edificio purtroppo abbandonato a se stesso, già dall’epoca napoleonica, caduto nel dimenticatoio. Vogliamo ridare dignità alla storia di questa città, l’incidenza del pensiero francescano è stata straordinaria”.
Riguardo alla ex Chiesa di San Francesco, inoltre, come ha riferito il dirigente Robotti, entro fine mese il progetto sarà approvato in giunta e poi entro Natale dovrebbe partire l’affidamento dei lavori, se la Regione rispetterà i tempi.
Tornando alla Cittadella il sindaco ha accennato anche alla seconda parte dell’intervento, oltre che al Palazzo del Governatore: “Una strada ciclopedonale che gira intorno alla fortezza, a percorrenza lenta, in grado di garantire la valorizzazione degli spazi, un percorso che colleghi la parte verso Torino a quella frontale. Se il progetto Cittadella andrà avanti, infatti, dovremo pensare a grandi parcheggi per le auto, ovviamente fuori dai bastioni. Abbiamo pensato anche all’illuminazione di quel percorso: con un sistema intelligente, con requisiti di risparmio energetico. Per gli interventi sulle mura se ne occuperà Soprintendenza, si tratta di una operazione mastodontica ma stiamo mettendo le basi, i paletti, ringrazio la sensibilità dei sindaci che mi hanno preceduto. Ripeto: avevamo subodorato un problema di sincronismo di tempi che avrebbe paralizzato tutto”.
Di seguito i progetti e i rendering della ex Chiesa di San Francesco
“Tutti noi abbiamo l’interesse a portare avanti i progetti dei fondi Por Fesr” ha replicato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Michelangelo Serra “occorre massimizzare intervento economico. Occorrerebbe però definire interventi condivisi tra tutte le forze politiche, visto che a livello di tempi, saranno toccati i prossimi 2/3 mandati. Tutti i partiti e i cittadini devono aver chiaro questo aspetto, così da spingere verso la ricerca di ulteriori fondi“.
Ai microfoni di Radio Gold, inoltre, il consigliere Pd Giorgio Abonante si è concentrato anche sulla contesa ancora in atto tra Comune e Università Piemonte Orientale rispetto alla richiesta dell’ateneo di restituzione della cifra stanziata tanti anni fa a Palazzo Rosso per il diritto di superficie di una manica dell’ex Ospedale Militare, una zona al momento comunque non coinvolta dai progetti di riqualificazione: “A mio giudizio, a prescindere da questo singolo aspetto, serve un tavolo di confronto tra Comune, Università e anche qualche ente pubblico o privato per capire come si sviluppa l’università in città. L’amministrazione chiederà fondi allo Stato, cifre enormi, sarebbe servito un intervento congiunto sul centro storico, in accordo tra Comune, Università, Conservatorio Vivaldi, sia sull’ex Ospedale Militare che su Palazzo Borsalino, ora si apre un capitolo al buio. Non si sa come si riuscirà a riqualificare tutta la struttura della ex Chiesa. E che fine farà Palazzo Borsalino se verrà costruito il nuovo campus in zona Orti? Il rapporto dell’amministrazione con l’Università è scollegato con quello che si fa in città. Non capiamo qual è la regia di tutti questi interventi, c’è parecchia confusione. Al momento mancano i fondi per l’allestimento del nuovo museo civico, sul quale resta fermo il nostro interesse allo sviluppo della sua accessibilità. Il tema Cittadella? Non è sbagliato intervenire sull’ex ospedale militare, ma io avrei realizzato i lavori in parte già previsti dalla regione sulla fortezza, avrei utilizzato il settennato di fondi strutturali 2014/2020 come erano stati programmati, lavorando a stretto contatto con la Regione saremmo riusciti a convincere lo Stato ad accelerare sui fondi Cipe, tra il 2014 e 2015 fu proprio la Regione a insistere col comune per mettere a terra i fondi Por Fesr alla Cittadella, c’era un interesse esplicito della regione. Poi, sull’ex ospedale militare mi sarei concentrato sul settennato successivo, 2021/2027. Rischio stallo? Non abbiamo la controprova, non è dimostrato, lo dicono loro, anzi la Regione ci avrebbe aiutato a sollecitare lo Stato sui 25 milioni, mi sembra una posizione poco solida, ne prendiamo atto ma io avrei agito all’opposto”.