Autore Redazione
martedì
13 Luglio 2021
17:10
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Politica - Alessandria

Eurovision 2022: Alessandria si candida. Assessore Fteita: “Un’opportunità, ci vogliamo provare”

Eurovision 2022: Alessandria si candida. Assessore Fteita: “Un’opportunità, ci vogliamo provare”

ALESSANDRIA – “Non volevamo perdere questa opportunità“. Anche Alessandria, insieme ad altre 16 città italiane, ha deciso di avanzare la candidatura a ospitare l’Eurovision Song Contest del 2022. La prossima edizione della prestigiosa manifestazione musicale, infatti, si terrà in Italia vista la vittoria dei Maneskin nel 2021. Il nostro capoluogo di provincia dovrà battere la concorrenza di Roma, Milano, Bologna, Genova, Firenze, Torino, Sanremo, Trieste, Matera, Pesaro, Rimini, Viterbo, Acireale, Bertinoro di Romagna, Jesolo e Palazzolo Acreide. 

“È stato tutto molto veloce” ha spiegato a Radio Gold l’assessore alle Manifestazioni ed Eventi di Alessandria Cherima Fteita “il bando era uscito mercoledì e scadeva ieri. Abbiamo preso questa decisione quasi d’istinto, la concorrenza è tanta ma abbiamo deciso comunque di provarci. Entro fine agosto conosceremo tutti i parametri di riferimento che infatti non c’erano nell’avanzamento della candidatura”. 

Al momento l’assessore ha preferito non sbilanciarsi rispetto al luogo ipotizzato dall’amministrazione che potrebbe ospitare questo grande evento: “Preferisco non dire nulla. Dobbiamo prima conoscere tutti i parametri tecnici, vedremo se riusciremo a soddisfare le richieste indicate. Dobbiamo ancora capire se la nostra ipotesi corrisponde a quei parametri. La Cittadella? Nel nostro immaginario quando pensiamo a un grande evento tutti pensano alla Cittadella, bisogna capire se ci sono le caratteristiche che possono soddisfare le richieste. Per ora, ripeto, abbiamo solo pensato a candidarci, poi quando sapremo i parametri di riferimento vedremo. Ci vogliamo provare, ci sentiamo di avere delle potenzialità, è un modo per fare esperienza, dopo averci provato anche per il raduno degli alpini. Non volevamo perdere questa opportunità. Lo so, sarà dura: tante altre città sono già pronte, nel nostro caso dovremo essere bravi a coinvolgere e a fare rete col territorio”.

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