28 Agosto 2021
05:27
Differenziata, M5S: “Col porta a porta non saremmo stati multati”. Assessore: “Non è vero, basta polemiche”
ALESSANDRIA – Nuovo scontro a Palazzo Rosso tra il Movimento 5 Stelle Alessandria e la Giunta Cuttica. I pentastellati hanno infatti sollevato più di una critica dopo la Commissione Consiliare dedicata alla nuova convenzione di bacino sui rifiuti. “Il project Financing sulla raccolta rifiuti basato sui cosiddetti bidoni intelligenti ripartirà a Settembre, presumibilmente con un nuovo avviso esplorativo con il problema che il procedimento cadrà a ridosso delle prossime elezioni comunali e che, se malauguratamente andasse a compimento il futuro disastro di una raccolta a badge con meno bidoni finirà in carico alla prossima consiliatura. Per questo” hanno sottolineato gli esponenti pentastellati “abbiamo chiesto una commissione di approfondimento con Amag”.
Il M5S ha anche attaccato la Giunta rispetto all’arrivo di sanzioni per il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata: “Comporteranno un aumento della Tari. Se il comune di Alessandria avesse introdotto la porta a porta con tariffazione puntuale la discarica di Solero-Quargnento sarebbe durata il triplo e non avremmo dovuto pagare le sanzioni che arriveranno prossimamente con la TARI in ogni cassetta delle lettere di Alessandria. L’unica discarica del consorzio (quella di Solero e Quargnento) sarà in grado di ricevere rifiuti per un anno e mezzo e poi ci sarà un grosso problema rifiuti da affrontare. L’assessore Borasio ci ha rassicurato rispetto al fatto che ARAL conferirà all’inceneritore del Gerbido di Torino ma senza un piano B ci sarà un altro grande problema in mano alla prossima giunta”.
Non si è fatta attendere la replica dello stesso assessore all’Ambiente Paolo Borasio che, su Radio Gold, ha parlato di “polemiche grilline solo finalizzate ad alimentare contrapposizioni e tensioni con finalità meramente elettorali dato l’avvicinarsi delle prossime elezioni”. “I pentastellati ritengono che con il porta a porta esteso a tutta la città ci saremmo evitati le sanzioni (peraltro non ancora comminate) dettate dal mancato raggiungimento degli obiettivi per il 2018 e per il 2020? Un po’ difficile da credere, anche perché questa amministrazione si è insediata nel 2017 e sarebbe stato impossibile raggiungere l’obiettivo previsto per il 2018 data l’evidente impossibilità di modificare il sistema di raccolta in un solo anno. E anche quello 2020 era assai complicato da raggiungere in quanto tutti ben ricordano l’intervento della Corte dei Conti nel 2019 che ha reso assai laborioso, dal punto di vista finanziario, qualunque tipo di adozione di progetti finalizzati a modificare il sistema di raccolta. Faccio presente che questa amministrazione ha scelto il sistema dei cassonetti intelligenti anche per i costi decisamente inferiori rispetto a quello del porta a porta spinto. Mi chiedo dove i grillini avrebbero in ogni caso trovato i milioni di euro necessari per realizzare quanto sostengono. Avrebbero dovuto procedere con la stessa modalità di questa amministrazione che, invece, per rendere l’operazione più sostenibile, ha promosso un progetto complessivo di smart city che comprende più aspetti (vedi anche l’illuminazione). I tempi grillini sarebbero stati più brevi? Non credo proprio”.
Borasio ha anche affrontato il tema delle multe che Alessandria dovrà pagare: “Per quanto dispiaccia e si debba avere il massimo rispetto per i soldi pubblici, si tratta di 14 mila euro di sanzione per non avere raggiunto l’obiettivo del 2018 e 28 mila euro per non avere raggiunto l’obiettivo 2020: 42 mila euro a fronte di un piano Tari che cuba complessivamente 20 milioni di euro, quindi pochi centesimi per ogni cittadino e una tantum non tutti gli anni. Questa amministrazione conta di partire nell’anno nuovo con il nuovo sistema proprio per evitare che, qualunque amministrazione ci sarà dopo le prossime elezioni, non si riesca a raggiungere neanche l’obiettivo previsto per il 2025 dalla legge regionale”.
“Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, Aral” ha concluso Borasio “una volta riempita totalmente la discarica di Solero, ha in pancia i soldi necessari per portare i rifiuti al termovalorizzatore di Torino o in un altro impianto della regione: li avevamo fatti indicare addirittura nel piano concordatario proprio per evitare problemi. Non credo che ci sia qualche Comune facente parte di Aral che voglia una nuova discarica sul suo territorio: se i grillini conoscono qualche amministratore che invece la voglia, sono a disposizione insieme al sindaco per ascoltarlo, altrimenti sono solo parole al vento. In ogni caso credo che questa provincia, in quanto a discariche abbia già dato ampiamente. Aral sta comunque lavorando per incrementare i tempi di utilizzo della discarica di Solero, proponendo soluzioni in base alle leggi che ci sono”.