Autore Redazione
venerdì
22 Aprile 2022
06:45
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Politica - Alessandria

Polo logistico, sempre più scontro Comune-Provincia ma arriva il sì definitivo. Pd-M5S: “Uno scempio”

Polo logistico, sempre più scontro Comune-Provincia ma arriva il sì definitivo. Pd-M5S: “Uno scempio”

ALESSANDRIA – Con 14 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti il Consiglio Comunale di Alessandria ha approvato la variante parziale al piano regolatore che consentirà la nascita del polo logistico Pam al quartiere Europa. Il sì definitivo di Palazzo Rosso è arrivato al termine di un’altra lunga seduta dove si è consumato l’ennesimo dibattito tra maggioranza e minoranza, sullo sfondo di una frizione sempre più palese tra gli uffici tecnici di Comune e Provincia.

Proprio da quest’ultimo ente, ieri pomeriggio, era infatti arrivata una lettera indirizzata al sindaco e firmata dall’ingegnere di Palazzo Ghilini Paolo Platania che, come ha riferito in aula il presidente del Consiglio Locci, ha sollevato alcune perplessità rispetto all’iter. Si trattava della risposta alle controdeduzioni che, non più tardi di dieci giorni fa, il dirigente del Comune Pierfranco Robotti aveva formulato, garantendo l’ok rispetto a tutto il procedimento. Secondo il Comune di Alessandria, infatti, il parere contrario della Provincia sarebbe “inefficace” perché “arrivato troppo tardi”. 

A questo punto è stato il vicesegretario generale, Antonello Zaccone, a prendere la parola, rassicurando rispetto alla “legittimità del procedimento dal punto di vista istruttorio“. “Ai sensi di legge la responsabilità sulla legittimità è in capo al dirigente che la propone. Con la lettera arrivata questo pomeriggio il dirigente della Provincia è intervenuto di sua iniziativa, motu proprio, all’interno della deliberazione approvata dalla giunta. Si tratta di un atto che denota una volontà importante della Provincia, arrivato in zona Cesarini, violando quel principio di leale collaborazione tra le parti. Un intervento abbastanza extra ordine anche se la Provincia è ovviamente libera di fare questi approfondimenti. L’ingegner Platania, con grande dovizia di conoscenza giuridica, è intervenuto su una questione dirimente di natura giuridica, il nostro dirigente ha risposto, contraddicendolo, con la stessa dovizia quel parere. Insomma, è un dibattito giuridico tra ingegneri e architetti ma, ripeto, da un punto di vista istruttorio la legittimità del procedimento è garantita, anche se il provvedimento potrebbe comunque essere impugnato da chi pensa che siano stati lesi i propri interessi”.

Dopo aver respinto con una maggioranza di 19 voti la richiesta di sospensiva della discussione formulata dal Movimento 5 Stelle, appoggiato dal Pd, l’aula è quindi entrata nel merito del dibattito.

“Si andrà a distruggere un’area enorme vicino alle case” ha rimarcato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Michelangelo Serra “una situazione resa peggiore dal fatto che sia arrivato il parere favorevole a fronte del parere palesemente contrario della Provincia. Come avevamo già annunciato, faremo ricorso al Tar. Ricordo che la responsabilità di tutto il procedimento è in capo ai consiglieri comunali che l’hanno votato. Se il Tar dovesse dare parere negativo al procedimento il privato potrebbe rifarsi su chi ha votato la variante. A causa della fretta della maggioranza questo provvedimento è stato affrontato per tre volte. A nostro avviso sarebbe servita una variante strutturale, non parziale. Se la Provincia continua a ribadire che il procedimento è illegittimo io non lo voterei, ci sono problematiche procedurali. La zona del quartiere Europa non è adatta a questo tipo di intervento. Ci sarebbero altre aree industriali idonee, si poteva trovare un accordo col soggetto privato per scegliere un altro posto. Ritengo tutta questa operazione una furbata, visto che le conseguenze non saranno visibili prima del voto di giugno. Questa amministrazione non se ne assume la responsabilità. Sarà un edificio grande oltre 10 volte il centro commerciale Panorama, circondato da camion in manovra, giorno e notte. Il valore immobiliare delle case del quartiere ne risentirà direttamente, ci sarà una isola di calore mostruosa attorno alla nostra città, i camion produrranno polveri sottili, ci sarà un problema acustico, nonostante gli interventi di mitigazione previsti. I cittadini del quartiere hanno raccolto quasi 800 firme per esprimere la loro contrarietà. Si tratta di uno scempio che Alessandria pagherà per anni. Questa è la dimostrazione che la giunta non ascolta i cittadini. Assecondare le richieste del privato è, citando lo slogan sui vostri manifesti, un vostro obiettivo raggiunto. Il centrodestra passerà alla storia di Alessandria per aver devastato come mai nessuno prima il nostro territorio”.

“Il nostro piano regolatore ha tutti i crismi necessari per essere definitivamente approvato. L’atto è regolare” ha replicato il vicesindaco di Alessandria e assessore all’Urbanistica Franco Trussil’ingegner Platania mi ha comunicato al telefono che restano sulla loro posizione. Non è questo il metodo da adottare. La Provincia sostiene che l’atto non è conforme al piano territoriale provinciale, ma stiamo parlando di un piano risalente a prima del 2000. Per la Provincia quell’area dovrebbe essere considerata come agricola. Lo stesso Platania mi ha riferito al telefono che quel piano non è stato adeguato negli anni perché mancavano i soldi. Voglio tranquillizzare i consiglieri di maggioranza: possono tranquillamente votare il nostro atto”.

“La lettera della Provincia non è arrivata per caso” ha invece sostenuto in un accorato intervento il consigliere Pd Enrico Mazzonil’ingegner Platania non è certo impazzito, è intervenuto a ragion veduta. In quest’aula la maggioranza ha scritto una delle pagine più brutte di Alessandria, rispetto alla pianificazione e allo sviluppo urbanistico della città. Un intervento urbanistico folle che avrà un impatto irreversibile sull’EuroPista. Stiamo parlando di un mostro di cemento di 8 ettari. In Italia non ce ne sono dentro la perimetrazione del centro abitato, ad Alessandria invece ci sarà. Approvarlo sembrava una missione impossibile, ma per alcuni soggetti dentro e fuori il palazzo nulla è impossibile, se si dribbla tutta la normativa ritenuta un ostacolo e si tiene fuori gli organi competenti. Insomma, se la cantano e se la suonano. Noi avevamo posto un quesito di legittimità che è stato snobbato. Ritengo il sindaco Cuttica una persona seria e lo invito a tornare indietro rispetto a questo atto, che sarà uno scempio”. 

Per la maggioranza è intervenuto Mauro Bovone, consigliere di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Sviluppo del Territorio: “Da mesi è in atto questo scontro tra dirigenti di Provincia e Comune, questa cosa non dovrebbe succedere. Entrando nel merito, prima o dopo su quel terreno si sarebbe fatto qualcosa, a questo punto che ci sia la logistica o qualcos’altro poco cambia”. 

“Non siamo contro gli investimenti e non siamo contro i privati che fanno impresa, né contro lo sviluppo” ha invece precisato l’ex sindaco Rita Rossa, del Partito Democratico “ma questo progetto è sbagliato nel merito, visto saranno danneggiati l’ambiente e la mobilità, oltre che dal punto di vista procedurale. Non sono state fatte scelte urbanistiche corrette. C’è chi decide sopra la testa dei cittadini fuori dalla legittimità pubblica, sono stati tutelati altri interessi, a danno dei cittadini, come mai era stato fatto prima. Questa procedura è stata pensata fuori di qui. Lo stesso ex vicesindaco (Davide Buzzi Langhi, ndr) aveva detto che era stato l’ente privato a chiedere di voler costruire il polo espressamente in quell’area. I cittadini ne tengano conto quando andranno a votare, la programmazione è in capo al Comune, non a una singola persona che decide per difendere gli interessi di qualcuno. Questo è uno scempio urbanistico senza la legittimità procedurale, in un contesto di frizione tra istituzioni, con procedure che fa torto a chi da tanti anni dirige l’urbanistica. Utilizzare questi mezzucci che aggirano il parere contrario della Provincia non rende onore a questa amministrazione. Non vale più la voce dei cittadini? Perché non si può fare un confronto tra tecnici di Comune e Provincia? Il sindaco lo proponga. Ci si sieda a un tavolo. Vi chiediamo di fermarvi, per la dignità di questo ente”. 

“Ribadisco quello che ho detto, la legittimità istruttoria del procedimento c’è” ha concluso il vicesegretario generale Zaccone “ma se qualcuno ritiene che ci siano ipotesi di reato le denunci, ha il dovere di farlo, anche in maniera anonima, altrimenti è diffamazione. Sgombriamo il campo da ipotesi sulle quali si sta esagerando. Nessuno potrà mai dare la certezza che un provvedimento sia sempre rispettoso di tutte le norme ma c’è una ragionevole legittimità del provvedimento”. 

“Nessuno ha fatto diffamazioni” ha replicato ancora Rossa “è stato detto dall’ex vicesindaco che era arrivata la richiesta del privato di costruire lì quel polo. Ripeto: senza il parere positivo della Provincia questo atto è illegittimo. Trussi contesta il mancato rinnovo del piano territoriale provinciale? Allora perché non avrebbero dovuto autorizzare la costruzione del centro commerciale Panorama. Ripeto, nessuno ha diffamato ma abbiamo ribadito che è stato utilizzato un metodo aberrante. Siamo preoccupati rispetto alla sua legittimità e ci opporremo con tutti gli strumenti che abbiamo. Lo contrasteremo nelle sedi giudiziarie”.

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