Autore Redazione
lunedì
20 Giugno 2022
21:03
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Elezioni 2022 - Politica - Alessandria

Elezioni: prove di intesa Abonante-Barosini, possibile presidente del Consiglio. E Azione entrerebbe in giunta

Elezioni: prove di intesa Abonante-Barosini, possibile presidente del Consiglio. E Azione entrerebbe in giunta

ALESSANDRIA – In caduta libera l’ipotesi di dialogo Barosini-centrodestra, probabile l’intesa tra il vicesegretario regionale di Azione e la coalizione progressista, a meno di una settimana dalla sfida Abonante-Cuttica per diventare nuovo sindaco di Alessandria. Queste le ultime novità sotto il cielo della politica alessandrina, rispetto alla posizione al ballottaggio di Giovanni Barosini, la vera sorpresa della prima tornata elettorale, col suo quasi 15% di preferenze, nonostante proprio questo lunedì sera il segretario nazionale Pd Enrico Letta, arrivato ad Alessandria, abbia preferito rimanere vago (“Dialogo con Azione? Se son rose fioriranno“).

Quasi superfluo sottolineare che, in questa ultima settimana, il telefono dell’ex assessore ai Lavori Pubblici sia stato rovente, con colloqui e interlocuzioni con entrambi gli schieramenti. “Si sta ragionando anche a livello nazionale e regionaleaveva rimarcato ai nostri microfoni lo stesso Barosini.

Proprio questo fattore avrebbe disseminato subito non pochi ostacoli all’ipotetica intesa col centrodestra, nonostante qualche tentativo fatto dalla Lega. Lo scenario del cosiddetto “campo largo”, tanto invocato dal segretario Pd Enrico Letta, infatti, collocherebbe naturalmente Azione insieme alla coalizione progressista di Abonante, anche se la situazione alessandrina è decisamente sui generis.

Il ruolo di primo piano dello stesso Giovanni Barosini nella scorsa amministrazione di centrodestra, lasciato lo scorso febbraio, fa storcere il naso a qualche forza della coalizione progressista, in primis al Movimento 5 Stelle. La sensazione è che i pentastellati possano accettare solo un’opzione che già in questi giorni è circolata: la nomina di Giovanni Barosini a futuro presidente del Consiglio Comunale, in caso di successo di Abonante. Tra l’entourage del Pd, primo partito alessandrino e guida della coalizione, e quello di Barosini si sta però ragionando anche su una ulteriore possibilità che accontenterebbe in toto la terza forza uscita dalle urne: la presenza di un proprio esponente anche nella eventuale futura giunta Abonante.

Nonostante le bocche sigillate su entrambi i fronti si fa largo un nome che, forse, potrebbe strappare un sì, a denti stretti, anche al Movimento 5 Stelle: Massimo Arlenghi. Potrebbe essere infatti il segretario provinciale di Azione a rappresentare nella eventuale giunta Abonante gli oltre 4800 voti conquistati da Barosini e dalla sua squadra. Vero che, tra i candidati delle quattro liste per Barosini, Giuseppe Bianchini di SìAmo Alessandria ha ottenuto oltre 150 preferenze in più di Arlenghi (273 contro 121) ma quest’ultimo è reduce da una legislatura vissuta da protagonista, da capogruppo di maggioranza, a differenza dell’attuale segretario provinciale di Azione che in questi ultimi 5 anni non ha avuto alcun ruolo o legame col centrodestra. Per questo motivo, quindi, l’opzione “Arlenghi” potrebbe forse essere più digeribile anche in casa 5Stelle.

Sarebbe questo, quindi, l’ultimo tassello che, se dovesse incastrarsi, porterebbe a compimento quel “dialogo” tra coalizione progressista e Giovanni Barosini più volte sottolineato dal 12 giugno in poi. Se Massimo Arlenghi diventasse assessore lo scranno del consiglio comunale verrebbe assegnato al secondo candidato più votato del partito di Calenda: Marco Travaino.

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