Autore Redazione
giovedì
1 Settembre 2022
05:51
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Politica - Alessandria

Mense scuole: affittato centro logistico ad Alessandria per i cibi freschi e l’iscrizione si pagherà in due rate

Mense scuole: affittato centro logistico ad Alessandria per i cibi freschi e l’iscrizione si pagherà in due rate

ALESSANDRIA – Rispetto al prossimo servizio di refezione scolastica, ad Alessandria, sono due le novità principali emerse durante l’ultima Commissione Cultura e Istruzione, dedicata proprio a questo tema così sentito da tante famiglie, a pochi giorni dalla ripresa delle lezioni. La prima riguarda l’affitto da parte della Cooperativa Solidarietà & Lavoro di un centro logistico ad Alessandria che sarà utilizzato per la conservazione dei cibi freschi, come frutta, verdura, merendine e pane: “Un passo avanti” ha rimarcato l’assessora Marina Cornara, intervenuta in aula insieme alla dirigente Orietta Bocchio. La seconda novità riguarda le modalità di pagamento dell’iscrizione: “Un’idea del sindaco Abonante per venire incontro alle famiglie” ha aggiunto Cornara “l’iscrizione si potrà pagare in due rate, una a settembre e una a fine gennaio”.

“A fronte delle tante criticità riscontrate lo scorso anno, dall’11 luglio, il giorno del nostro insediamento, abbiamo lavorato come una squadra per cercare soluzioni” ha sottolineato ancora l’assessore Cornara “ci sono stati molti colloqui con la Cooperativa, coi responsabili del Centro Cottura e coi rappresentanti dei Comitati mensa, genitori e insegnanti. Il grande problema è rappresentato dalla presenza del Centro Cottura ad Asti. L’anno scorso, in particolare, sono stati riscontrati ritardi nella consegna dei pasti, arrivati anche alle 13.30. Per questo abbiamo chiesto piano trasporto da integrare. Finora i pulmini utilizzati erano 12. Poi ci sono stati troppi cambi di menù: si possono verificare 3 o 4 volte all’anno ma non così spesso come ci hanno riferito. Inoltre è stata riscontrata una poca attenzione alle diete speciali: un aspetto inaccettabile dal punto di vista etico, anche l’ultimo bambino dell’ultima scuola che, dal punto di vista temporale, viene servita deve avere un pasto caldo e di buona qualità. Siamo consapevoli che sarà difficile soddisfare tutti, ma la maggioranza dovrà essere più o meno soddisfatta. I bambini hanno diritto al pasto caldo e i genitori devono essere sicuri che il cibo sia buono. Lo scorso anno il nostro personale ha controllato la qualità del cibo e dello scodellamento, riscontrando che non era soddisfacente. Sul fronte della qualità, ad esempio, ricordo che quando il servizio era gestito da Aristor la carne era di qualità Coalvi. Spesso, come frutta, sono state distribuite arance, mele e banane. Sarebbe stati preferibile anche qualche prodotto di stagione. Ho guardato anche menù di altri servizi di refezioni in Italia e c’è un abisso. Noto, inoltre che non è stato offerto un merceologico. Non viene quindi indicato, ad esempio, il tipo di olio che bisognerebbe usare. Voglio sottolineare però il lavoro straordinario dei docenti, bravi a intrattenere i bambini in attesa del cibo. Non è stato facile e questi ritardi hanno avuto anche una ricaduta negativa sulla didattica. Con noi ora la Cooperativa si è mostrata molto collaborativa. Come Comune di Alessandria, inoltre, ci affideremo a un tecnologo alimentare super partes, il professor Zeppa, di Torino, col quale avvieremo una collaborazione per ispezionare il Centro Cottura di Asti. Il suo sarà un parere fondamentale su tutto, ogni singolo piatto andrà pesato, ogni bambino dovrà ricevere la stessa quantità di cibo. Questo appalto scade a luglio 2024 ma le famiglie non possono certo trascorrere altri due anni come quello scorso. Da quest’anno, comunque, i pasti si consumeranno di nuovo nei refettori: faremo il punto su questo la prossima settimana coi dirigenti scolastici. Anche questo sarà un passo avanti ma ancora non sufficiente. Stiamo poi lavorando per avviare una collaborazione fattiva coi genitori. Occorre ascoltare chi non è soddisfatto”.

Emblematica, proprio a questo proposito, la cifra delle iscrizioni al prossimo servizio di refezione che finora sono state completate: 1562, in attesa, della riapertura delle iscrizioni dal 12 settembre. Lo scorso anno, in totale, erano 3234. “Tanti genitori” ha aggiunto Cornara “propendono per il pasto da casa. Questo, dal punto di vista sociale, rappresenta una grande ingiustizia. Una amministrazione comunale ha il dovere di garantire un buon servizio mensa. Anche i comitati dei genitori sono molto preoccupati ma molto collaborativi. Si riorganizzeranno sia con un comitato cittadino e con singoli comitati in ogni plesso scolastico, composti anche da docenti che, ogni giorno, potranno testare la situazione. Gli stessi menù saranno visionati dai rappresentanti del comitato mensa cittadino”.

Anche se manca ancora l’ufficialità il servizio di refezione scatterà il 19 settembre mentre già da oggi, 1 settembre, sarà attivato quello negli asili nido e scuola dell’Infanzia gestiti dal Comune: i nidi Arcobaleno e Trucco e la Scuola dell’Infanzia Trucco.

Nel successivo dibattito gli interventi dei vari commissari si sono incentrati sull’obiettivo dell’amministrazione, un auspicio rimarcato anche ieri dallo stesso sindaco Giorgio Abonante: l’augurio “di poter finalmente far tornare il centro cottura alimenti nella nostra città nel 2024”.  “Non posso dare certezze” ha aggiunto Cornara “questo è il nostro obiettivo. Ne stiamo parlando ma non dipende da noi”. 

“Ci sono dei centri cottura disponibili? L’assessore li ha visionati Volete costruirne uno? Sappiamo che ad Alessandria c’è quello di Aristor ma sarebbe problematico acquisirlo” ha incalzato il capogruppo di Forza Italia Davide Buzzi Langhi.

“A queste domande dovrebbe rispondere lei, che a marzo 2021 era in giunta. Io non c’ero ha replicato l’assessore Cornara “comunque non mi interessa fare polemica. Ci interessano i risultati. Le sa bene che, oltre al Centro Aristor, c’è quello di Artana. Lei conosce bene i problemi di collaborazione che Artana ha riscontrato con la Cooperativa Solidarietà e Lavoro. Questo è il problema che ha comportato lo scelta di propendere per il centro cottura ad Asti. Ora ci sono problemi oggettivi che devono essere chiariti. Ci sarebbe anche un centro cottura a Valenza: vero che, rispetto ad Asti, sarebbe più vicino ma non vogliamo ripetere gli stessi sbagli. Io ad oggi non posso visionare alcun centro cottura, se sarà possibile sarà nostra premura farlo”.

“Era una semplice domanda” ha aggiunto l’esponente di Forza Italia “so che è difficile reperire un centro cottura ad Alessandria. Ci sono state delle difficoltà. Il centro cottura Artana era inizialmente utilizzato dalla ditta vincitrice. Poi Artana ha deciso di non cooperare più e quindi la Cooperativa ha cercato il primo centro cottura libero e disponibile, quello ad Asti. Volevo capire quali erano le azioni concrete che volevate portare avanti, le possibili soluzioni”.

“Dateci tempo” la controreplica di Cornara a Buzzi Langhi “so che anche voi avete fatto il massimo ma non ci siete riusciti. Roma non è stata costruita in un giorno. Sono sicura che era anche un vostro obiettivo riportare il centro cottura ad Alessandria, eravate i primi a non essere contenti dello spostamento e penso abbiate fatto di tutto. Sono certa di questo ma non avete trovato altre soluzioni, non so se noi potremo farlo, speriamo di riuscirci. E comunque costruire un centro cottura da zero non credo sia possibile”.

“Il centro cottura Aristor ha grandi potenzialità, fino al 2018 confezionava pasti per Alessandria e Valenza ma ora Aristor è in fase di liquidazione. So che il centro cottura è ancora in funzione, seppur parzialmente, ma c’è un contratto di opzione per l’utilizzo futuro da parte di una grande società di ristorazione. Per far sì che il Comune possa di nuovo usufruirne il liquidatore dovrebbe recedere dal contratto, poi fare un bando e offrire il centro mediante un contratto di affitto. Sono procedure tutt’altro che semplici. Noi non possiamo intervenire, dipende tutto dalle scelte del liquidatore” ha precisato il dirigente Orietta Bocchio.

“Come Fratelli d’Italia siamo sempre stati contrari allo spostamento del centro cottura ad Asti” ha detto il consigliere Fabrizio Prianosiamo a favore che si torni con un centro cottura ad Alessandria. Riguardo al servizio il punto critico è sempre il trasporto. Se aumentano le distanze da percorrere aumentano anche i rischi di ritardi”.

“Grazie all’assessore per la chiarezza e puntualità sugli obiettivi da portare avanti” ha aggiunto la capogruppo del Partito Democratico “giusto riportare al centro dell’attenzione la mensa come aspetto sociale, centrale, etico. Negli ultimi 5 anni questo servizio aveva perso questa valenza. L’educazione alimentare passa da questi elementi. Riguardo la scorsa amministrazione, l’aver tagliato 500 mila euro e spostato ad Asti il centro cottura ha impoverito il servizio, i numeri lo dimostrano, la qualità non era garantita. Ciò che avevamo paventato quando eravamo opposizione purtroppo si è palesato, i numeri lo testimoniano. Nella scorsa gestione è stato fatto un pasticcio. Ora il nostro obiettivo è riportare la preparazione dei pasti in città, visto che la distanza ha determinato uno scadimento della qualità, una cosa fatta molto grave. Grazie all’assessore Cornara per l’attenzione non solo tecnica ma anche di merito e di qualità”.

“Nella scorsa legislatura siamo stati testimoni di anni di criticità sul servizio” ha aggiunto il capogruppo del Movimento 5 Stelle Francesco Gentiluomoi dati parlano chiaro sulle iscrizioni di quest’anno parlano chiaro. Il servizio è stato un fallimento totale. Le criticità erano emerse anche prima dello spostamento del centro cottura ad Asti. Il nostro obiettivo è ridurre la retta ma già il primo passo di dividere l’iscrizione in due tranche è importante. Oltre alla qualità, inoltre, bisogna tenere conto anche dell’aspetto del cibo: sappiamo, ad esempio, che una mela marcia in un solo punto difficilmente viene mangiata da un bambino. Bisogna stare attenti anche a questo aspetto”.

“Il servizio mensa è un argomento molto sentito in città” ha aggiunto Irene Molina, consigliere del Partito Democratico “i genitori sono molto preoccupati, vorrebbero che i figli usufruissero di una mensa di qualità. Scegliere il pasto da casa è uno sforzo, chi ha deciso così lo ha fatto perché costretto, non certo con piacere. Il servizio mensa ha un valore simbolico troppo importante. Trovo positiva la scelta di dividere in due tranche l’iscrizione ma mi chiedo se si potrà anche ridurre. Questa retta così alta per l’iscrizione è anomala, in rapporto agli altri Comuni”.

“Ad oggi, escluso l’ultimo anno, siamo in attesa di riscuotere ancora 100 mila euro dalle famiglie” ha precisato la dirigente Orietta Bocchio “all’inizio di quest’anno è partita la riscossione volontaria verso chi aveva un debito pregresso. Per chi non ha pagato il debito ora partirà riscossione coattiva. In tutto confidiamo di riscuoterne un 30%”.

“Grazie all’amministrazione e all’assessora Cornara per l’attenzione” le parole del capogruppo di Alessandria Civica Gianni Ivaldila qualità si valuta rispetto all’attenzione verso il cibo. Ritengo sia importante ridare dignità a questo servizio e al momento del pasto, ricostruendo un percorso che porti a una educazione alimentare. Tutti i bambini, anche chi è vegetariano o ha delle intolleranze, hanno diritto a cibo di qualità. Ringrazio l’assessore che da subito si è attivata su questo tema, nel metodo e nel merito”.

“La costituzione dei comitati mensa è una prospettiva da coltivare” ha rimarcato il capogruppo della lista Abonante per Alessandria Lodovico Como “la mensa è un momento di garanzia sociale. E’ giusto analizzare i problemi ma vanno analizzati per far sì che vengano risolti. Le iscrizioni sono drammaticamente basse, sintomo di una profonda sfiducia nel servizio. E poche iscrizioni potrebbero mettere in crisi anche la tenuta dei livelli occupazionali. A maggior ragione serve l’impegno di tutti”.

“Il servizio delle mense scolastiche è fondamentale, l’attenzione deve sempre esserci su questo argomento. E’ importante che la commissione torni periodicamente ad occuparsi di questo, magari anche ascoltando i gestori” ha detto Diego Malagrino, capogruppo dei Moderati.

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