Autore Redazione
venerdì
28 Ottobre 2022
05:34
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Politica - Alessandria

Assessore Serra dopo la tragedia di Novi: “Abbattere rischio incidenti. Ad Alessandria zone 30 in 4 vie su 5”

Assessore Serra dopo la tragedia di Novi: “Abbattere rischio incidenti. Ad Alessandria zone 30 in 4 vie su 5”

ALESSANDRIA – Daremo un segnale forte per abbattere il rischio incidenti. La tragedia di Novi Ligure, la morte di un 15enne investito mentre andava a scuola in motorino, ha scosso tutta la provincia. Ad Alessandria, in particolare, l’assessore ai Lavori Pubblici, Trasporti e Mobilità, Michelangelo Serra, ha rilanciato sui suoi profili social l’impegno della Giunta Abonante per “impedire strutturalmente l’eccesso di velocità” nelle vie cittadine. “Sono tragedie che non si devono ripetere. Raccomando a tutti di pensare che risparmiare la vita di un bambino o di un ragazzo sia prioritario rispetto al metterci trenta secondi in meno per raggiungere con l’auto privata la vostra meta” ha sottolineato l’assessore che, nel post, ha anche raccontato una sua brutta avventura di qualche anno fa, per fortuna finita bene: “Quando avevo 17 anni stavo percorrendo in moto via don Bosco. All’incrocio con corso Romita un 70enne alla guida di una Panda stava svoltando verso il centro e non diede precedenza, occupando l’incrocio (ai tempi non c’era la rotonda). Lo centrai. Quando mi vide, inchiodò in mezzo all’incrocio. Io urtai il cofano, sfondando con il casco il montante del vetro fino a volare dietro l’auto. Avevo il casco integrale, distrutto sulla mentoniera. Per fortuna non andavo forte e non ho avuto danni permanenti”.

“La più probabile causa di morte per gli under 20 sono gli incidenti stradali” ha aggiunto Serra “figli o nipoti che perdono la vita, spesso a piedi o in bici, ma altrettanto spesso a bordo di un auto privata. Purtroppo ormai moltissimi considerano l’auto privata come un mezzo di trasporto imprescindibile ma è di fatto un’arma. Non sono le “auto impazzite” che creano gli incidenti ma i loro conducenti. Cercheremo di dare un segnale forte per abbattere il rischio di incidenti come questo andando verso la cosiddetta VisionZero (ovvero l’azzeramento dell’azzeramento dei morti su strada, soprattutto degli utenti deboli), e la città 30, già sul piano urbano della mobilità sostenibile”.

Un argomento, quello delle zone 30, già affrontato dall’assessore Serra più di un mese fa sempre su Radio Gold e ora rilanciato: “Sulla carta sono già zone 30 tutte le strade non di transito di massa fuori dagli spalti. Lo sono nel piano urbano della mobilità sostenibile ma non dal punto di vista viario. Non basta, però, mettere un cartello con scritto “30”. Servono delle modifiche che inducano i cittadini a rallentare: mi riferisco, ad esempio, a una riduzione della carreggiata, magari con parcheggi a lisca di pesce, oppure con l’allargamento dei marciapiedi, l’inserimento di piste ciclabili e di stalli per le biciclette. Si è calcolato che rallentare da 50 km/h a 30 km/h aumenta i tempi di percorrenza di pochi secondi, veramente poco a fronte di un abbattimento del rischio di incidenti. Ad Alessandria questi provvedimenti riguarderanno circa l’80% delle vie: si partirà, ovviamente, da quelle con l’incidentalità più alta, sia in città che nei sobborghi. Su questo fronte la redazione del nuovo piano viario sarà fondamentale. Entro la fine dell’anno contiamo di averlo concluso, definendo così la priorità degli interventi. Proprio negli ultimi giorni mi sono recato a Bruxelles per approfondire il tema dei bandi europei: la nostra città deve essere in grado di reperire fondi comunitari da investire in interventi strutturali come quelli legati alla mobilità”.

Foto di Doris Metternich da Pixabay

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