Autore Redazione
martedì
28 Marzo 2023
17:49
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Politica - Valenza

Biogas a Valenza e la discarica di Sezzadio. Il paragone “azzardato” da Capuzzo non va giù al sindaco Daniele  

Biogas a Valenza e la discarica di Sezzadio. Il paragone “azzardato” da Capuzzo non va giù al sindaco Daniele  

VALENZA/SEZZADIO – Il paragone “azzardato” dal capogruppo della Lega di Valenza, Guido Capuzzo, tra la vicenda dell’impianto a Biometano che potrebbe sorgere in strada alla Nuova Fornace e la discarica di Sezzadio non è andato giù sindaco di Sezzadio Enzo Daniele. Il primo cittadino, ha spiegato, fino ad oggi non era mai intervenuto in un dibattito politico relativo a un altro Comune ma si è sentito “toccato nel vivo quando il politico valenzano ha citato la vicenda della discarica di Sezzadio per liquidare la proposta di stralciare dal bilancio di previsione i 550 mila euro delle opere compensative per l’impianto a Biometano avanzata dalle forze di minoranza della città dell’oro.

Il primo cittadino di Sezzadio ha letto con “amarezza quelle dichiarazioni che avrebbero lasciato emergere “un disvalore a carico delle amministrazioni comunali che si sono avvicendate negli anni a Sezzadio e, di riflesso, sui cittadini sezzadiesi che hanno eletto tali amministrazioni”. Il paragone per il sindaco di Sezzadio non ci sta e, soprattutto, non ricostruisce la lunga e complicata vicenda della discarica di Sezzadio che Enzo Daniele ha seguito fin dall’inizio, prima come  Presidente del “Comitato Sezzadio per l’ambiente”, poi come consigliere comunale e ancora da sindaco attualmente in carica, ricorda.

Nella lettera il primo cittadino si rivolge direttamente al consigliere di Valenza, “troppo giovane per potersi interessare della vicenda quando è iniziata la battaglia per la discarica di Sezzadio” e ricostruisce poi i passaggi di un iter durato 10 anni e terminato solo il 9 gennaio 2023: “Con il deposito delle motivazioni della Sentenza n. 291 del Consiglio di Stato, che ha suggellato la sconfitta dell’Amministrazione di Sezzadio”.

Purtroppo, la legge ha deciso di espropriare i Piani Regolatori Generali Comunali privando i comuni del potere di decidere se un impianto sia o meno utile per il proprio territorio. Il problema è questo – spiega il sindaco nella lettera – Ciò nonostante, il Comune di Sezzadio e buona parte dei sezzadiesi hanno combattuto una battaglia durata molti anni (dieci, per l’esattezza)”.

La battaglia di Sezzadio, puntualizza Enzo Daniele, è stata “prima di tutto un esercizio di coerenza. Poi, è stata un sacrificio, che gli Amministratori e la popolazione hanno deciso di compiere per cercare a tutti i costi di difendere il proprio territorio, le falde acquifere e cercando di tutelare la vita dei cittadini e delle generazioni future”.

Molto più piccolo e con molti meno mezzi finanziari” di Valenza, Sezzadio, aggiunge il sindaco, ha combattuto per anni, per cercare di contrastare “lo strapotere delle leggi speciali che qualificano di pubblica utilità (ex lege) le discariche, gli impianti di biogas, di biometano, i biodigestori etc etc, quindi la legge, affermo, ha capovolto il principio per il quale è il piano regolatore che dà la destinazione ai terreni. In questo caso è l’impianto che determina la destinazione del terreno, sia o non sia quest’ultimo idoneo ad ospitarlo”.

Solo chi ha vissuto (e letto) tutti gli atti della conferenza di servizi (la Provincia concluse la conferenza con una delibera di parere sfavorevole, al termine della quale anche 19 Sindaci di altrettante amministrazioni comunali espressero parere contrario all’impianto) e solo chi ha seguito gli atti processuali può esprimere un giudizio” bacchetta ancora il sindaco di Sezzadio: “Per questo motivo, caro consigliere Capuzzo, io non mi permetto di dare giudizi sulla vicenda che coinvolge il vostro Comune e tutta la vostra popolazione e della quale sono a conoscenza solo ed esclusivamente attraverso le notizie pubblicate dalla stampa e dal web. Fermo restando che il mio passato può tranquillamente determinare quale possa essere la mia posizione nei confronti di opere di questo tipo che hanno un pesante impatto verso il territorio e sulla vita dei suoi abitanti. Mi auguro che l’esito della vicenda che state vivendo possa essere deciso dai vostri cittadini e non “imposto dall’alto” e svenduto per qualche centinaia di euro come spesso succede in questi procedimenti”. Non esistono risarcimenti che possano “compensare” la salute e la tranquillità della vita dei nostri concittadini. Distinti saluti e buon lavoro a Lei ed alla sua amministrazione”.

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