Autore Redazione
venerdì
27 Maggio 2016
02:28
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Politica - Acqui Terme

Discarica Sezzadio: si allungano i tempi per la tangenziale. Gioiscono i manifestanti

Discarica Sezzadio: si allungano i tempi per la tangenziale. Gioiscono i manifestanti

ALESSANDRIA – “Abbiamo guadagnato tempo”. Alla fine della prima conferenza dei servizi sulla tangenziale di Sezzadio traspare soddisfazione tra i manifestanti dei Comitati di Base della Valle Bormida e Sezzadio per L’Ambiente, arrivati in presidio ad Alessandria per dire no all’opera viabile lunga 3,5 chilometri, da costruire a spese della ditta Riccoboni in funzione della successiva discarica sopra la falda acquifera per far transitare i camion.

Nel corso della riunione, però, i rappresentanti della Regione e della Provincia hanno sollevato alcune osservazioni tecniche sul progetto, invitando la Riccoboni a presentarne un altro: il tracciato della tangenziale dovrà essere più lontano dal muro della Abbazia di Santa Giustina e dalle zone di esondazione del fiume Bormida.

Le parti si riaggiorneranno quindi tra minimo quattro mesi. Nel frattempo i manifestanti punteranno a ritardare ancora i tempi facendo ostruzione per impedire ai tecnici della Riccoboni di prendere le misure del nuovo progetto di tangenziale. “Per venire sulle nostre terre dovranno chiedere l’autorizzazione all’amministrazione, non potranno farlo a piacimento.”

Nella foto in alto il sindaco di Cassine Gianfranco Baldi informa i Comitati sull’esito della Conferenza dei Servizi

Ora il prossimo appuntamento è per la manifestazione dell’11 giugno, quando i Comitati di Base e Sezzadio per l’Ambiente urleranno il loro no alla discarica proprio ad Alessandria con un lungo corteo, da viale Repubblica fino a piazza della Libertà, davanti a Palazzo Rosso. Finora sono già 9 i pullman prenotati: due da Acqui e uno da Rivalta Bormida, Sezzadio, Strevi, Castelspina, Castelnuovo  Bormida, Cassine, Terzo e Mantovana. A dare ancora più forza al corteo arriveranno circa 50 trattori. Sono stati distribuiti 20 mila volantini e stampati 500 manifesti per chiamare a raccolta quanta più gente possibile. 

Questa domenica, inoltre, è stata organizzata una cena di autofinanziamento per la manifestazione dell’11 giugno.

 Il “bene pubblico”, per i comitati, è solo uno: la falda acquifera su cui dovrebbe sorgere la discarica progettata dalla ditta Riccoboni.  La “riserva più grande della provincia” hanno aggiunto all’unisono i cittadini, che dà da bere a 50 mila persone e che potrebbe servire un bacino di 250 mila cittadini “compresa l’area del novese e del tortonese”.

Francesco Conti 

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