Autore Redazione
sabato
11 Giugno 2016
19:11
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Politica - Acqui Terme

“Nessuno rovinerà la Valle Bormida”: mille “nasi blu” nelle vie di Alessandria [FOTO]

“Nessuno rovinerà la Valle Bormida”: mille “nasi blu” nelle vie di Alessandria [FOTO]

ALESSANDRIA – Circa mille persone hanno dato vita questo sabato a un corteo pacifico, colorato e di tutte le età, con tanti bambini, che a suon di musica ha marciato nelle vie del centro di Alessandria per dire no alla discarica di Sezzadio e all’ampliamento degli impianti di Predosa e per salvaguardare la falda acquifera, serbatoio per tutta l’area e per tutto il territorio. “Potrebbe soddisfare le esigenze anche del novese e tortonese, oltre che dell’acquese come già fa, in tutto più di 250 mila persone” hanno sottolineato gli organizzatori. Notevole anche la rappresentanza degli agricoltori, “la vera green economy”, a bordo di ben quaranta trattori.  A caratterizzare i tanti manifestanti portati nel capoluogo di provincia dai Comitati di Base della Valle Bormida, dall’associazione Sezzadio Ambiente e dal Comitato ZenZel sono stati i nasi blu, a simboleggiare una goccia d’acqua. Partito da viale Repubblica, il corteo ha sostato in piazza della Libertà davanti a Palazzo Ghilini, sede della Provincia, e a Palazzo Rosso, sede dell’amministrazione comunale. Bersaglio della contestazione, e di tanti ironici applausi, è stata infatti Rita Rossa, che lo scorso febbraio ha autorizzato il progetto di discarica della azienda Riccoboni, una multinazionale con sede a Parma.

“Non accetteremo mai il fatto che il territorio venga usato come pattumiera per rifiuti tossici e nocivi” ha detto Urbano Taquias, dei Comitati di Base “da quattro anni portiamo avanti la nostra protesta ma la politica si è sempre rivelata un muro di gomma.”

“E’ dal 2012 che combattiamo per una causa di vitale importanza per le future generazioni” le parole di Piergiorgio Camerin, di Sezzadio Ambiente “abbiamo il dovere civile di salvaguardare il territorio da una classe politica che si è rivelata incompetente.” Oltre che contro Rita Rossa, Camerin si è anche scagliato contro i “ni” di tanti enti che non si sono opposti al progetto della Riccoboni: “Mi riferisco a Lino Rava, dell’ATO 6, a Mauro Bressan, amministratore delegato di Amag proprietaria del campo Pozzi di Predosa, a Alberto Maffiotti, di Arpa Alessandria.”

“Non faremo alcun compromesso” le parole di Paola Mazza, del Comitato ZenZel di Visone “siamo fieri di essere qui a salvare la natura e l’ambiente. L’acqua è nostra e non si tocca.”

Nel lungo serpentone di persone erano ben visibili 18 fasce tricolori, “capitanati” da Enrico Bertero, primo cittadino di Acqui Terme: “Ho un bambino di 6 anni e vorrei che sapesse che il padre ha contribuito a rappresentare tutti gli acquesi, in lotta contro queste porcherie che avvelenerebbero la falda. Gli interessi economici devono arrivare dopo la salute dei cittadini. Il buon senso non ha colore politico. Auspico che nei prossimi giorni la presidente Rossa e l’assessore regionale Valmaggia organizzino un incontro con noi sindaci per permetterci di sostenere le nostre ragioni.”

Insieme ai Comitati di Base anche i No Tav Terzo Valico: “Questa è anche la nostra piazza” ha detto Claudio SanitaSiamo noi a decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato sul nostro territorio. Invitiamo Rita Rossa ad andarsene!

Presenti anche una rappresentanza di braccianti delle cascine della Valle Scrivia, in marcia con uno striscione inequivocabile: “No allo sfruttamento e allo schiavismo”.

Oltre ai tanti primi cittadini hanno marciato anche altri esponenti politici: l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Tiziana Beghin, i consiglieri regionali Paolo Mighetti (M5S), Walter Ottria (Pd) e Massimo Berutti (Forza Italia), i consiglieri comunali di Alessandria Andrea Cammalleri e Domenico Di Filippo (M5S), Ciro Fiorentino (Federazione della Sinistra), Maurizio Sciaudone (Forza Italia) e Emanuele Locci (Fratelli d’Italia).

Francesco Conti 

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