21 Gennaio 2017
05:13
Dal 2018 addio all’ospedale ex Mauriziano: a Valenza il confronto dell’assessore Saitta con i sindaci
VALENZA – Trasferire a partire dal 2018 il polo sanitario del valenzano dall’attuale ospedale ex Mauriziano ai locali di proprietà dell’Asl in corso Raffaello, un’area ancora da ristrutturare denominata “Casa della Salute”. Questo l’argomento al centro del tavolo tecnico di venerdì a Valenza alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta. L’esponente della Giunta Chiamparino ha incontrato il primo cittadino Gianluca Barbero e i sindaci di Lu Monferrato, Bassignana, San Salvatore e Pecetto di Valenza, oltre al presidente della Commissione Regionale alla Sanità Domenico Ravetti, al senatore Daniele Borioli e il direttore generale dell’Asl Gilberto Gentili.
“Saranno 700 metri quadri di spazi da riempire di servizi per la cronicità, avviando la collaborazione anche con i medici di famiglia e valutando la sperimentazione di infermieri di comunità” ha detto l’assessore Antonio Saitta “la messa a sistema della rete di assistenza territoriale è l’obiettivo prioritario del 2017 per la Regione Piemonte, che ha stanziato le prime risorse necessarie ed è pronta ad investire ancora in quei territori dove i bisogni di salute lo richiedono e dove gli amministratori locali sono pronti a condividere questa progettualità. L’attuale offerta di servizi e prestazioni ambulatoriali ed i 20 posti di continuità assistenziale che l’Asl di Alessandria garantisce al territorio di Valenza sono confermati e pronti ad essere rinforzati.”
“Stiamo ragionando su come trasformare una difficoltà oggettivamente in corno nella relazione col Mauriziano in una opportunità per la città” ha detto a Radio Gold il sindaco di Valenza Gianluca Barbero “accompagnando la città futura nella quale la sanità avrà un ruolo importante. Ringrazio l’assessore per il confronto franco.”
Tra un mese e mezzo è stato programmato un nuovo confronto. “Occorrono spazi più moderni e efficienti” ha precisato a Radio Gold Domenico Ravetti “la Casa della Salute sarà il perno ma attorno ad essa saranno individuati altri locali per ospitare altri servizi. Il servizio sanitario sarà potenziato, non certo il contrario.