4 Maggio 2017
04:27
I 5 Stelle su cava Clara e Buona: “I veleni crescono nel silenzio”
ALESSANDRIA – Il Movimento 5 Stelle ha commentato così le ultime vicende legate alla cava Clara e Buona, con la scoperta di ulteriori sostanze inquinanti.
Non solo amianto non solo schiumogeni, ora anche idrocarburi pesanti, cromo e nichel: è sempre più ricca, variegata ed in perenne crescita la collezione di veleni che si possono trovare in zona Clara e Buona, al rione Cristo di Alessandria. E’ stata rilevata da presenza di nuovi pericolosi inquinanti oltre i limiti di sicurezza, ma si cerca di nascondere “la polvere sotto al tappeto”. Infatti, a svelare i risultati delle ultime analisi Arpa non sono state le istituzioni, ma dei comuni cittadini che cercano di difendere il territorio alessandrino dallo scempio silenzioso che si sta consumando in nome di un’opera inutile come il Terzo Valico.
Tra tutte le forme di inquinamento delle matrici ambientali (terreni e acqua), quello da idrocarburi pesanti resta il peggiore ed il più difficile da debellare. Basti pensare che i terreni contaminati, dopo la bonifica, hanno bisogno di circa 40 anni per diventare coltivabili. La questione è quindi serissima, ma a Palazzo Rosso si punta il dito solo sulla sede dell’Osservatorio Ambientale.
“Quello che si sta facendo è gravissimo – commenta Andrea Cammalleri, Capogruppo del M5S al Comune di Alessandria – si sta tentando di occultare queste informazioni, violando il diritto del cittadino ad essere consapevole di ciò che sta avvenendo sul tuo territorio e che riguarda la sua salute. Chiediamo con forza che siano subito rese pubbliche tutte le analisi effettuate da Arpa da febbraio a oggi e se siano state eseguite ulteriori analisi sull’acqua nei pozzi piezometrici intorno alla cava Clara e Buona dopo le analisi che avevano rilevato concentrazioni di amianto fino a 305.000 ff/litro. Chiediamo infine maggiori informazioni sulle procedure, le autorizzazioni e le ditte coinvolte nello smaltimento dei terreni risultati contaminati di cui si parla nelle risultanze delle analisi dell’Arpa o se la bonifica sia stata fatta autonomamente dalla ditta Allara, proprietaria della cava”.
“Lo spostamento dell’osservatorio ambientale è una scusa per prendere tempo – aggiunge Michelangelo Serra, candidato sindaco per il M5S Alessandria – Il compito di un sindaco è quello di tutelare la salute dei propri cittadini applicando il principio di precauzione. La misura è colma: è arrivato il momento di cambiare la guida della città scegliendo un gruppo di cittadini che davvero hanno a cuore la salute della collettività”