19 Febbraio 2020
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The Psychedelic Furs: a trent’anni di distanza la band pubblica un nuovo disco
Tra le band più originali degli anni Ottanta, tra psichedelia e punk, pop e glam rock, la band multi-platino inglese annuncia, a trent’anni di distanza dall’ultimo disco di studio, la pubblicazione di ‘Made of Rain’, il nuovo ed atteso album in arrivo l’1 maggio ed anticipato da ‘Don’t Believe’, il primo singolo. Autori di hits planetarie tra cui ‘Love My Way’, ‘Pretty In Pink’, ‘Heartbreak Beat’ e ‘The Ghost In You’, The Psychedelic Furs hanno, senza ombra di dubbio, contribuito alla diffusione di un sound ipnotico ed originale ed influenzato band note in tutto il mondo, tra cui Nine Inch Nails e Foo Fighters
‘Don’t Believe’ è il primo singolo tratto da ‘Made of Rain’, il nuovo e super atteso album in arrivo il 1° maggio (Cooking Vinyl). Per celebrarne la pubblicazione, arriva anche l’annuncio di un concerto molto speciale alla Royal Albert Hall di Londra il 14 maggio, un live che, oltre ai nuovi brani, attraverserà i migliori successi della band, per un appuntamento che si preannuncia già come un evento indimenticabile.
‘Made of Rain’ è un ritorno in grande stile: prodotto da Richard Fortus e mixato da Tim Palmer (David Bowie, U2, Robert Plant), il disco mantiene l’impareggiabile talento che negli anni ha contraddistinto la band, tra originalità, sperimentazione ed azzardo.
Guidati dal genio vocale e lirico Richard Butler con suo fratello Tim al basso, The Psychedelic Furs hanno pubblicato sette album in studio acclamati dalla critica: “The Psychedelic Furs” (1980), “Talk Talk Talk” (1981), “Forever Now” (1982) , “Mirror Moves” (1984), Midnight To Midnight “(1987),” Book Of Days “(1989) e” World Outside “(1991). Hanno pubblicato molti singoli classici negli anni ’80 e negli anni ’90, tra cui: “Sister Europe”, “Love My Way”, “The Ghost In You”, “Pretty In Pink”, “Heaven”, “Heartbreak Beat”, “All that money wants” e “Until She Comes”.
Negli ultimi anni la band ha fatto tournée ininterrottamente completando un tour del Nord America nel 2019 e ha suonato in spettacoli acclamati all’Hollywood Bowl, All Points East, Hyde Park e Benicàssim. Una celebre manciata di spettacoli del Regno Unito tra cui l’headliner del prestigioso Meltdown alla Royal Festival Hall su richiesta di Robert Smith dei The Cure. Lo scorso ottobre, la band ha suonato in un tour tutto esaurito nel Regno Unito e in Europa, culminato in uno spettacolo trionfante alla Roundhouse di Londra.
Negli ultimi anni la leggenda della band è cresciuta, evidenziata dal fatto che hanno registrato oltre 150 milioni di stream delle loro canzoni in tutto il mondo. La loro influenza da quando sono arrivati sul paesaggio post-punk quattro decenni fa si è riverberata e risuonata da tutti, dai The Killers ai REM ai Foo Fighters a Bob Dylan. “Sono consapevole del fatto che le persone ci citano come loro influenza”, dice Richard, “anche se spesso non lo riconosco nella loro musica. Ovviamente è gratificante, dato che c’è ancora un pubblico interessato ed entusiasta per noi. È un onore.”