15 Settembre 2018
11:27
L’assicurazione Responsabilità Civile, cosa significa claim’s made?
Con la legge nr. 148/2011 è stato sancito che tutti i professionisti iscritti regolarmente a un albo devono prestare la loro consulenza od operare solo se è stata attivata una polizza di tipo Responsabilità Civile, la cosiddetta RC nota già nel campo automobilistico.
Bisogna dire che dal momento in cui è stata erogata questa legge sono trascorsi ben 2 anni prima che diventasse effettiva. L’atto prescritto è diventato obbligatorio, infatti, a partire da 15 agosto 2013. Da quest’ultima data tutti i professionisti, che rientrano nella descrizione suddetta, devono comunicare gli estremi della loro copertura assicurativa e il massimale previsto ai clienti a cui prestano i loro servizi.
Non fanno eccezione, anzi, i medici. Indipendentemente dalla specializzazione che li qualifica, tutti i dottori operanti nell’ambito medico sono tenuti a rispettare quanto previsto dalla legge. Contravvenendo a questa prescrizione non solo si opera in modo illegale ma si rischia di incorrere nelle sanzioni previste dall’ordine di appartenenza, in questo caso l’albo dei medici.
A ben pensarci, questo tipo di copertura assicurativa è in verità una garanzia per il professionista. A fronte di un errore umano che qualsiasi persona può compiere nello svolgimento del proprio lavoro, il dottore non dovrà vedere intaccati i risparmi di una vita in quanto l’assicurazione provvederà a prendere in carico le richieste di risarcimento avanzate. Il tutto per un prezzo più che ragionevole, basta fare un breve confronto online dei preventivi per RC professionali per medici per avere una controprova di quanto è stato appena detto.
Il costo annuale è davvero irrisorio se messo a confronto con la serenità in cui può operare un professionista che non deve stare a preoccuparsi anche delle eventuali richieste di risarcimento avanzate da chi crede di aver subito un torto a seguito di un servizio ricevuto.
Soprattutto nel caso di un medico che ha a che fare con la salute dei pazienti che cura, un campo in cui anche il più banale degli errori può portare a conseguenze gravi. Nel campo delle assicurazioni mediche, ha però suscitato un certo scalpore la clausola claim’s made, come mai?
Cos’è la clausola claim’s made
La claim’s made è una condizione che può essere inclusa nel contratto assicurativo e sulla cui legittimità si è dovuta esprimere anche la Cassazione.
Questa dicitura è un prestito dal lessico assicurativo anglosassone e significa “a richiesta fatta”. Ciò vuol dire che la compagnia assicuratrice dovrà provvedere a fornire le garanzie previste dalla polizza per quelle richieste di risarcimento avanzate durante l’arco di tempo in cui l’assicurazione è attiva e valida.
Ciò significa che, indipendentemente dal momento in cui si è verificato quel sinistro che ha fatto scaturire quel danno, ciò che conta è il momento in cui l’incidente viene denunciato. Proprio l’infinita esposizione a richieste di risarcimento che possono essere fatte a carico della compagnia assicuratrice, ha posto dei dubbi sulla legittimità della claim’s made.
La Cassazione ha però decretato che non vi è alcun problema se il contraente e la compagnia assicuratrice operano entrambi in totale trasparenza al momento della sottoscrizione del contratto assicurativo.