2 Maggio 2016
13:35
Le larve di processionaria
Un problema che preoccupa chi porta il cane a passeggio in campagna è quello delle urticanti larve di processionaria. Se, da una parte, queste larve sono ben visibili, dall’altra può essere difficile distogliere il cane, che è attratto dal brulichio.
A seconda del tempo atmosferico e, di conseguenza, del calore, la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) può essere attiva tra gennaio e aprile: in Italia, la maggior infestazione avviene proprio in primavera avanzata. Questi lepidotteri, appartenenti alla famiglia delle Notodontidae, formano sui rami dei pini (ne esiste anche un tipo della quercia) piccoli bozzoli che assomigliano a batuffoli di cotone. Durante l’inverno, questi bozzoli si sviluppano in larve.
Quest’anno sembra che ci sia stato un aumento della quantità di larve, forse a causa dei frequenti giorni di vento, che favoriscono la diffusione delle larve da un albero all’altro.
All’inizio della primavera, le larve completamente sviluppate cominciano a scalare gli alberi. Avanzano in grandi colonie, in processioni, appunto, e strisciano in cerca di cibo. In primavera avanzata si nascondono sotto terra, per svilupparsi in falene adulte a metà maggio.
Le larve sono piccole, da 3 a 5 centimetri, e sono coperte di peli. Sembrano dei millepiedi aggrappati gli uni agli altri e possono creare “processioni” lunghe anche 50 metri.
Le larve secernono un veleno acido, che provoca gravi infezioni nella bocca e sulla lingua del cane: se sospettate che il vostro animale domestico sia venuto in contatto con loro, consultate immediatamente il veterinario più vicino.
Il primo sintomo, facilmente individuabile, è che il cane comincia a salivare intensamente: e il dolore è così intenso da provocare shock e morte. Un altro segno è che la lingua si presenta molto gonfia.
I cani che sopravvivono al primo stadio dell’infezione, di solito sviluppano un’infezione alla lingua e alla gola e può anche sopravvenire la cancrena, con perdita di pezzi di lingua anche consistenti.
Come primo soccorso, e in attesa del veterinario, bisogna lavare molto bene la bocca del cane con abbondante acqua: usare dei guanti, perché il veleno è dannoso anche per gli esseri umani.
Non tutti i pini sono infestati e, nelle aree pubbliche, il Comune è obbligato ad avvelenare i bozzoli. In campagna è meglio stare comunque attenti ai pini e verificare se portano i classici bozzoli a bioccolo: le processionarie possono essere presenti anche vicino ai larici e ai cedri. In generale, comunque, in primavera è preferibile evitare di portare a passeggio il cane in zone ad alta densità di pini. Anche l’uso della museruola è consigliabile per evitare al cane di prendere in bocca le larve. Nel caso abbiate un pino infetto in giardino, chiamate il Comune perché provveda alla disinfestazione.
I gatti, d’altra parte, sembrano avere paura delle larve ed è abbastanza insolito che un gatto si avvicini e prenda in bocca una larva.
Nicoletta Boido, medico veterinario Centro della Frascheta