23 Febbraio 2018
07:56
Liberi e Uguali: “Valenza e i suoi cittadini al centro”
VALENZA – Lunedì 26 febbraio Liberi e Uguali ha organizzato un dibattito pubblico a Valenza. Appuntamento alle 18.30, al Centro Comunale di Cultura, con Nerina Dirindin, Walter Ottria, Mara Scagni.
L’impatto della crisi del settore orafo dell’ultimo decennio, il nuovo insediamento di Bulgari e l’arrivo di lavoratori da tutt’Italia, l’espansione di supermercati e degli store di grandi catene italiane con l’aumento dei lavoratori del commercio, il rafforzamento del pendolarismo verso le città vicine e soprattutto Milano, la decennale emorragia demografica interrottasi nel 2017, sono alcune delle principali trasformazioni che indicano il nuovo orizzonte sociale della città, solo in parte discusso ed affrontato dal dibattito cittadino. Le nuove forme del lavoro chiedono risposte su tre temi per cui molto si può ancora fare: educazione, mobilità, salute.
Il Job Act ha risposto al bisogno delle aziende di avere maggiora flessibilità contrattuale rispondendo ad un’unica richiesta dei lavoratori, ossia l’accesso al credito. Non ha dato creato quella prospettiva di sicurezza annunciata. La Buona Scuola ha potenziato i problemi propri della riforma Gelmini senza rispondere ai bisogni delle famiglie e delle nuove genitori. In questo quadro nazionale, Liberi e Uguali vuole aprire la discussione in città portando la discussione sulla concretezza del quotidiano.
Non è una questione di diritti e doveri; è una questione di bisogni primari che toccano nel vivo i lavoratori. Oggi il lavoro richiede flessibilità, tempi lunghi, alta mobilità. Soprattutto la riduzione del potere di spesa impone un impiego a tempo pieno a tutti i membri di un nucleo famigliare. Quale spazio è lasciato alla cura dei figli e degli anziani?
Liberi e Uguali vuole aprire alla discussione ponendo al centro alcune domande:
- come rafforzare l’offerta di micro-nido e scuole dell’infanzia riuscendo a garantire alle famiglie costi affrontabili?
- come riuscire a ripensare al dimensionamento degli istituti scolastici cittadini garantendo futuro e risorse ad entrambi senza creare realtà di serie A e serie B?
- come coordinare orari e calendari tra mondo dell’impresa e mondo della scuola per garantire un sistema educativo capace di rivolgersi veramente ai bisogni della famiglia?
- come garantire l’accesso fisico ai servizi sanitari offerti sul territorio valenzano e alessandrino nell’ottica della trasformazione del settore?
Poniamo queste prime domande, sapendo che il Comune può avere un ruolo, ma la vera risposta passa attraverso il coinvolgimento del mondo pubblico e privato, delle aziende e delle istituzioni, indicando un percorso che non si è ancora calcato.
Il percorso è solo iniziato.