Autore Redazione
giovedì
20 Agosto 2020
16:11
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Alessandria Calcio - Alessandria

Pisseri: “Arrivo all’Alessandria Calcio con il bagaglio giusto per dare una mano”

Pisseri: “Arrivo all’Alessandria Calcio con il bagaglio giusto per dare una mano”

ALESSANDRIA – “Sono arrivato ad Alessandria con la consapevolezza di essere stato acquistato da un club di spessore che punta a traguardi importanti“. Matteo Pisseri parla con la consapevolezza di chi è chiamato a fare grandi cose. Il portiere classe 1991, primo colpo dell’Alessandria Calcio in vista della stagione 2020/21, sa di essere arrivato nel momento più importante per la società grigia: quello dell’assalto alla Serie B.

Negli ultimi anni abbiamo associato al nome dell’Alessandria grandi imprese come la scalata in Coppa Italia (culminata contro il Milan, ndr) o i campionati al vertice poi sfuggiti di mano all’ultimo. Sono in una società storica, molto seria e solida. Insomma con queste premesse possiamo e dobbiamo fare assolutamente bene“, ha aggiunto Pisseri. Che poi confessa: “Sono qui per dare una mano – magari anche fondamentale – per raggiungere quanto la società si è prefissata (la Serie B, ndr)”.

L’estremo difensore arriva in grigio con “un bagaglio d’esperienza importante. Sono abituato a tutto: la Serie C è una battaglia continua che io voglio provare a vincere”. Nella giornata di ieri Il 28enne parmense ha anche avuto modo di incontrare lo staff tecnico: “Il curriculum di mister Gregucci parla da sé. So che è un mister preparato ed esigente. Quando ci siamo incontrati ha voluto dirmi subito che l’Alessandria è una grande famiglia e questo è molto importante perché evidenzia l’unità d’intenti e la coesione che c’è in questa società“.

Sul suo stato di condizione fisica – nonostante il lockdown e il fatto che la Pistoiese non abbia partecipato ai playoff – Matteo Pisseri rassicura di sentirsi “bene. Ho avuto la possibilità di svolgere qualche allenamento anche se effettivamente sono fermo da circa sei mesi. Spero di poter iniziare a lavorare il prima possibile e mettermi alla pari dei compagni che in questo periodo, anche grazie ai playoff, hanno svolto un lavoro più intenso e diverso dal mio

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