Autore Redazione
lunedì
21 Maggio 2018
09:00
Condividi
Sport - Acqui Terme - Alessandria - Casale Monferrato - Novi Ligure - Ovada - Tortona - Valenza

Piccolo Sportivo da Oscar: ultime ore per consegnare i coupon

Si possono votare sul nostro sito fino alle 23.30
Piccolo Sportivo da Oscar: ultime ore per consegnare i coupon

PROVINCIA – Conosciamo meglio i 24 finalisti del concorso Piccolo Sportivo da Oscar, organizzato da Radio Gold e dal bisettimanale Il Piccolo. C’è tempo fino a questo martedì alle 24 per consegnare i coupon dell’inserto de Il Piccolo alle redazioni di via Parnisetti 10 e Spalto Marengo 44. Venerdì 25 maggio alle 17 scatterà la festa finale con la proclamazione dei vincitori, al circolo La Familiare di Alessandria.

CATEGORIA 4-8 ANNI

Davide Arcolite

Matilda Pavese

Ludovica Robiglio


Edoardo Pina

Alessandro Iachetta

Giulia Ottobon

Matilde Calissano: “Ho sei anni e pratico kung fu da quando ne avevo quattro. Ho iniziato seguendo mio fratello Giacomo e mi è subito piaciuto. Cosa preferisco del mio sport? Fare le cadute, quei movimenti che la maestra Arianna Marega ci insegna per non farsi male quando si cade. Mi piacciono anche le forme e le tecniche di difesa personale. Mi alleno due volte a settimana. Ho già vinto due medaglie, un argento e un bronzo, oltre alla Coppa per l’atleta più giovane. Salire sul podio è stato veramente emozionante.” 

Matteo Bisio: “A mamma e papà il calcio proprio non piace, per questo mi hanno avvicinato al rugby. Gioco nell’Under 8 dell’Alessandria e, per me, non c’è sport più bello”. All’inizio Matteo confessa che sarebbe diventato volentieri un calciatore, “perché a me piacciono gli sport di squadra”, ma in famiglia la hanno orientato verso la palla ovale, “uno sport che trasmette regole e valori fondamentali. E adesso proprio non riesco a stare senza”. Due allenamenti alla settimana, ma stando ben attento anche ai voti a scuola. “Faccio bene i compiti per avere buone valutazioni, altrimenti mi tocca saltare l’allenamento: è successo una volta e così adesso ho imparato a conciliare studio e allenamenti”. Ancora un po’ presto per parlare di ruoli definiti. “Sono piccolo e veloce, un’ala perfetta. Nel gioco sono quello che, rapidamente, porta su la palla”

CATEGORIA 9-12 ANNI

Victoria Turco

Marta Borromeo

Alessandro Nappi

Alessio Piglionica

Alessandra Lucaci

Emma Francescon

Samuele Bertossa: “Ho dodici anni e gioco a basket da quando ne avevo cinque. Ho provato e mi è subito piaciuto. In famiglia già mia madre e mio zio giocavano a basket. Sono alto 1.62. Del mio sport mi piace tutto, soprattutto il far parte di una squadra. Durante la partita faccio tutto: tiro, passo, prendo i rimbalzi. Mi alleno tre volte a settimana e gioco sia nell’under 13 che nell’under 14. Il mio giocatore preferito è Stephen Curry ma in Italia tifo per Armani Milano. Il mio sogno? Giocare in serie A.”
Edoardo Deamici: “Ho dieci anni e gioco a basket da tre anni. Ancora non abbiamo dei ruoli ma io preferisco tirare, anche da lontano. È capitato di avere tra le mani l’ultima palla della partita e non ho avuto paura di prendermi la responsabilità. Quando gioco sono sicuro di me. Il mio cestista preferito? Michael Jordan. Infatti tifo per i Chicago Bulls. L’ho scoperto grazie a mio papà. Invece tra i cestisti di oggi mi piace Lebron James. Con mio padre spesso giochiamo “uno contro uno” e a volte vinco io. Anche mio padre è stato un giocatore di basket e ho iniziato grazie a lui. La più bella soddisfazione? Quest’anno abbiamo vinto il campionato Esordienti Aquilotti, battendo Casale.” 

CATEGORIA 13-16 ANNI

Jessica Gaudino

Chiara Herri

Martina Ragno

Sonia Puppo: “Ho cominciato a praticare taekwondo quasi otto anni fa grazie a mio padre, è lui che mi ha trasmesso la passione per le arti marziali. Ho scelto proprio il taekwondo per la bellezza dei movimenti, il fatto ad esempio che si adottino tante tecniche di calcio.”

Tra i risultati più prestigiosi di Sonia spiccano le medaglie di bronzo, nell’individuale e a squadre, negli ultimi campionati italiani, frutto di un lavoro e un impegno costanti, con ben cinque allenamenti a settimana. “Molti mi dicono chi me lo fa fare ma io sono contenta. È la mia passione. A chi mi ispiro? Mi piace molto Bianca Walkden, la campionessa del mondo in carica e bronzo a Rio. Le Olimpiadi? Un sogno nel cassetto ma preferisco fare un passo alla volta. Perché votarmi di nuovo a maggio? Per il mio sport che purtroppo non è molto conosciuto.”

Edoardo Oliviero

Andrea Giacobbe

Cesare Marchetti:Ho 14 anni e ho iniziato cinque anni fa, giocavo a calcio ma poi mi sono appassionato al tamburello vedendo i ragazzi più grandi in piazza. Vivo a Basaluzzo e il tamburello qui è lo sport principale. Il mio ruolo è fondo. Mi piace perché è uno sport dove servono, corsa, tecnica e anche forza mentale. Con la mia squadra ho vinto il campionato Coni a Senigallia e siamo arrivati più volte alle finali regionali. Mi alleno due volte a settimana. È uno sport divertente, mi piace perché è sia individuale che di squadra: quando arriva la palla, infatti, sei da solo e devi fare il tuo meglio. Allo stesso tempo è bello condividere tutto con i miei compagni: ormai ci conosciamo da dieci anni e siamo cresciuti insieme.” 
Sofia Oldano: “Due anni fa la prima volta in palestra, sognando di diventare come Nadia Comaneci. Perché, anche se ha solo 13 anni, Sofia conosce benissimo la storia della ginnastica artistica e delle sue protagoniste ed è stata conquistata dal talento e dalla classe innata della ginnasta rumena . “Ho scelto questo sport perché mi sono sempre piaciute le acrobazie, nei diversi attrezzi. Gesti che, per me, sono naturali. E questa è la disciplina in cui posso esprimere al massimo, e al meglio, questa mia predisposizione”. Sofia ha anche un attrezzo preferito, la trave, che unisce grazia ed equilibrio.  “Doti che sia la mia insegnante, Silvia Tartara, sia i giudici, mi hanno sempre riconosciuto”. Oltre ai voti di tifosi, familiari e simpatizzanti, Sofia ha una richiesta per le istituzioni. “Una palestra fissa per la mia società. Tutta per noi, così non dobbiamo più montare e smontare gli attrezzi, sempre, ad ogni inizio e fine lezione.”
Condividi