Autore Redazione
venerdì
31 Maggio 2013
00:00
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Scherma, tris d’assi monferrini agli Assoluti di spada

Scherma, tris d’assi monferrini agli Assoluti di spada

Sono iniziati questo giovedì a Trieste i campionati italiani assoluti di scherma e la provincia di Alessandria sarà rappresentata da tre atleti monferrini. Il Club Scherma Casale potrà schierare due suoi spadisti, Andrea Baroglio, medaglia di bronzo nel 2012, e Lorenzo Buzzi. Casalese anche Luca Ferraris, qualificato grazie alla recente vittoria della Coppa Italia Nazionale e tiratore per la squadra dell’Esercito. I primi duelli inizieranno sabato mattina. La finale è visibile in diretta su Rai Sport 1. “Ho avuto già modo di poter prendere parte a questo appuntamento due anni fa” ha dichiarato Buzzi a Radio Gold “l’emozione per una gara come questa sono sempre altissime. Io naturalmente punterò al primo posto ma anche solo ripetere il settimo posto del 2011 sarebbe davvero un eccellente risultato. Anche se incontro un collega di massimo livello cerco di non farmi impaurire dall’importanza del mio avversario. ” Tra i grossi calibri ci saranno anche Paolo Pizzo, campione del mondo 2011, e Matteo Tagliariol, campione olimpico 2008. Domenica spazio alle gare a squadre, in differita su Rai Sport 2, a partire dalle 22.30. Ai nastri di partenza anche il Club Scherma Casale, composto da Buzzi e Baroglio coadiuvati da Luca Morando e Simone Scarsi. “Con il mio amico Andrea abbiamo scommesso che chi tra noi due arriva davanti nell’individuale sarà il capitano della gara a squadre, un ulteriore stimolo a fare bene!” ha aggiunto Lorenzo Buzzi. L’appuntamento di Trieste sarà un crocevia fondamentale per Luca Ferraris, tornato ad alti livelli dopo un periodo no. ” A Trieste si vedrà se sono davvero sulla strada buona per tornare ad essere quello di prima” – aveva dichiarato l’ex nazionale italiano a Radio Gold qualche settimana fa, dopo la conquista della Coppa Italia Nazionale e la conseguete qualificazione per gli assoluti – “Sono orgoglioso di me perché non ho mai mollato. Sono venuto fuori da un buco nero da cui pensavo di non riuscire a liberarmi. Molto hanno fatto i membri della società di cui faccio parte, l’Esercito, e molto ha fatto anche lo psicologo sportivo che mi ha assistito, senza dimenticare la mia famiglia.”

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