Autore Redazione
giovedì
10 Ottobre 2019
05:34
Condividi
Altri Sport - Alessandria

Brazilian Jiu Jitsu: ad Alessandria la ricetta vincente anti bullismo

"Promuoviamo valori come la disciplina, il rispetto dell'avversario, l'umiltà, la volontà, la perseveranza, la capacità di sapersi rialzare" ha raccontato il maestro Alex Piccinini
Brazilian Jiu Jitsu: ad Alessandria la ricetta vincente anti bullismo

ALESSANDRIA – Quando Davide batte Golia. Sono più di duecento, ad Alessandria, i praticanti del Brazilian Jiu Jitsu al Carlson Gracie Jiu Jitsu Team, gestito da Alex Piccinini in spalto Borgoglio 25, nella palestra Aquaelibrium. 

“Siamo aperti da più di vent’anni e si allenano con noi bimbi e bimbe, ragazzi e ragazze dai 4 anni in su” ha raccontato a Radio Gold il maestro Alex Piccinini. Quello portato avanti è un vero e proprio progetto anti bullismo: “La nostra arte marziale è caratterizzata da leve particolari che avvantaggiano il più piccolo rispetto al più grande, sconfiggendo così la forza bruta di un ipotetico aggressore, bloccandolo. La nostra filosofia non è aggredire ma difendersi, anche a terra”. 

“Il brazilian jiu jitsu lavora sulla psicologia, sulla mente e sul corpo. Uno dei cambiamenti più evidenti è la postura di chi lo pratica: cerchiamo di limitare l’essere introverso e il sentirsi preda, spesso basta questo a far desistere l’aggressore, che di solito colpisce chi già si sente debole. La nostra è una ginnastica motoria che migliora la coordinazione e implementa l’equilibrio, la sicurezza nelle gestione del proprio corpo in relazione a un altro, generando un inserimento migliore nel gruppo e nel contesto sociale. Tante famiglie apprezzano quello che facciamo, promuoviamo valori come la disciplina, il rispetto dell’avversario, l’umiltà, la volontà, la perseveranza, la capacità di sapersi rialzare. I limiti che ognuno di noi si pone rappresentano i veri nemici, gli altri sono solo una proiezione dei nostri limiti”. 

In gara, inoltre, i bambini e i ragazzi imparano a gestire le proprie emozioni, di fronte a un avversario: Per noi anche perdere una gara vuol dire vincere. Combattiamo quella che io chiamo la “campionite”, la sensazione di sentirsi forti e vincere a ogni costo”.

“Abbiamo avuto la possibilità di imparare il brazilian jiu jitsu proprio da chi lo ha diffuso, la famiglia brasiliana Gracie” ha aggiunto il maestro Piccinini “Questa arte marziale è infatti nata negli anni ’50 e poi è stata diffusa negli Stati Uniti circa trent’anni fa, sempre come forma di difesa personale. Noi ci alleniamo e diffondiamo la cultura brasiliana, che comprende anche l’alimentazione naturale”. 

Nella palestra Aquaelibrium si praticano le cosiddette Mixed Martial Arts: oltre al Brazilian Ju Jitua, anche il Muay tahay, il Grappling e il Pugilato.

Condividi