Autore Redazione
giovedì
7 Settembre 2017
08:00
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Eventi

“Terre e lune” di Faber Teater apre Cunté Munfrà

La sedicesima edizione della rassegna che dal Monferrato si affaccia al mondo inizia con le storie e i miti della memoria, raccontati come in una veglia
“Terre e lune” di Faber Teater apre Cunté Munfrà

MONTEMAGNO –  Ritorna a partire dall’8 settembre la rassegna “Cunté Munfrà – dal Monferrato al mondo”, giunta alla sedicesima edizione e ormai riconosciuta come uno dei più importanti appuntamenti culturali del Monferrato Astigiano. Promossa dall’Unione Colli Divini – nel cuore del Monferrato e della casa degli alfieri /Archivio della Memoria, Cunté Munfrà rappresenta il racconto del Monferrato, delle sue radici, di chi lo ha vissuto e lo vive, per allargarsi al racconto del mondo e delle storie di sempre.

La rassegna è sostenuta dalla Regione Piemonte, dagli Enti Locali coinvolti, dalla Fondazione CRT. E’ realizzata in collaborazione con la rivista Astigiani. La direzione artistica è affidata a Luciano Nattino, regista, autore ed esperto di cultura popolare, coadiuvato da Massimo Barbero.

I tanti appuntamenti attraverseranno il periodo autunnale, quello della vendemmia e degli ultimi giorni tiepidi e dolci, adatti alle feste nei cortili, per arrivare al periodo natalizio. Ad aprire la rassegna il Faber Teater con “Terre e lune” venerdì 8 settembre alle 21 a Montemagno nell’inedita cornice della Chiesa romanica di San Vittore, appena fuori il paese su un’altura nei pressi del Cimitero. Luogo alternativo, in caso di maltempo o freddo, la Casa sul portone, in Piazza San Martino.

Storie di destini incrociati, di uomini e donne che dormono sulla collina. E dalle colline scendono per rivelare storie e per poi tornare a riposare in quei luoghi, a stagionare nella memoria. Tre personaggi, in una stanza chiusa, una candela che segna lo spazio con la sua luce e segna il tempo col suo lento sciogliersi: così nasce una veglia. Firminio, Franchin Fol, Teresa, il Circo Mele, Ginia, zio Tex, girano le loro storie e i loro passi in quel luogo, in quelle terre, come lune. Le storie, i miti e l’epica accomunano quella gente agli eroi delle favole, ai tarocchi che segnano il destino e che possono far vincere o perdere. Si sente il rumore dell’acqua del Belbo e delle navi che portavano in Sudamerica. Si parla di vino e campagna e di guerra. Si parla di diavolo, masche e di morte. Si parla di quel tempo tra parentesi che separa dal sonno e dal lavoro, dall’estate e dalla primavera: il tempo del racconto. Serve restare leggeri e precisi per rendere la storia chiara ed è necessario nominare le cose con parole giuste, al posto giusto. Le storie raccolte da Danilo Manera, come nella migliore tradizione della veglia, proseguono lungo i crinali, lungo le strade e incontrano altri autori e altri personaggi.

Il testo è di Alessandro Cappai. In scena Francesco Micca, Lodovico Bordignon e Lucia Giordano; regia e drammaturgia Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone.

L’ingresso è gratuito.

La rassegna proseguirà venerdì 15 settembre alle ore 21 a Castagnole Monferrato, nel cortile La Mercantile, il Teatro degli Acerbi presenterà la nuova commedia “Il cantiniere gentiluomo” che parla di vino, prodotto di terra, uomo e tradizioni da rispettare, amare, comprendere.

Info: 339 2532921 – luciano.nattino@casadeglialfieri.it  – fb casa.degli.alfieri – www.casadegliafieri.it  #cuntemunfra2017

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