26 Luglio 2018
12:24
Cinque capolavori di Pellizza tornano a Volpedo per i 150 anni dell’artista
VOLPEDO – Partiranno ovviamente il 28 luglio gli eventi organizzati a Volpedo per i 150 anni dalla nascita di Giuseppe Pellizza. Il paese natale del pittore ha deciso rendere omaggio all’artista e alle sue opere con un calendario di iniziative che animeranno anche l’intero mese di settembre e che, per l’occasione, riporteranno “a casa” cinque capolavori di Pellizza.
Sabato 28 luglio, giorno della nascita del pittore, si potrà intanto assistere all’anteprima dello spettacolo “Car Amis Pitùr – Caro Amico Pittore”, poi in replica domenica 2 settembre. Gli attori del laboratorio teatrale “Cesare Bonadeo”, in collaborazione con la Casa degli Alfieri di Asti, dalle 18.30 faranno camminare di nuovo il celebre pittore tra strade e piazze del suggestivo borgo per raccontare il rapporto dell’artista con la comunità di Volpedo. Da piazza Rosselli, sotto le antiche “mura spagnole”, “Pellizza” si muoverà sulle note composte da Matteo Ravizza fino allo “scalone” del Torraglio, per concludere la sua passeggiata all’interno della pieve romanica di via Cavour.
Sempre sabato 28 luglio anche la tradizionale Festa della Pesca di Volpedo sarà in tema #150pellizza. Al termine della “pièce diffusa” per il borgo, la confraternita del risotto di Sannazzaro de Burgondi preparerà il famoso risotto alla pesca di Volpedo con una speciale variazione per adattare la ricetta all’importante compleanno del pittore.
Uno degli eventi più significativi organizzati dall’Associazione Pellizza da Volpedo con il Comune di Volpedo e Alexala, con il patrocinio di Provincia di Alessandria, Regione Piemonte e Comune di Milano e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona è la mostra “Capolavori che ritornano”. Dal 1° al 30 settembre, nell’atelier in cui furono realizzate si potranno ammirare cinque opere appartenenti a diversi momenti delle stagioni creative di Pellizza, ora in vari musei italiani. Dai ritratti “Il mediatore Giani” del 1892, ai paesaggi “Biancheria al sole” e “Prato fiorito”, quest’ultima opera in prestito dalla galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, l’Autoritratto (1900, oggi alla Galleria degli Uffizi di Firenze) e “Membra stanche o Famiglia di emigranti”, del 1906, il quadro che segna il ritorno della tematica sociale dopo il Quarto Stato.
In occasione della mostra, gli oltre 50 volontari dell’Associazione Pellizza da Volpedo, che dal 1994 garantiscono visite gratuite nell’atelier dell’artista, prolungheranno l’orario di apertura dello Studio-Museo in via Rosano. Durante il mese di settembre i visitatori potranno ammirare i “Capolavori che ritornano” e tutte le altre opere già presenti nell’atelier il sabato dalle 15 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Ulteriore regalo per i 150 anni dalla nascita di Pellizza, sarà la possibilità di accedere allo studio del pittore passando dalla porta di accesso originaria all’interno della casa di Pellizza. Grazie alla disponibilità degli eredi si potranno quindi vedere da vicino anche il salottino e la camera da letto del pittore.
Le celebrazioni per i 150 anni di Pellizza da Volpedo durante tutto il mese di settembre saranno poi arricchite da concerti e convegni. Iniziative che l’Associazione Pellizza da Volpedo spera di riuscire a sostenere grazie alla campagna di crowdfunding #150pellizza su eppela, lanciata ufficialmente durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi a Torino.
La raccolta fondi, ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Antonella Parigi è anche uno strumento per avvicinare ancora più cittadini alla figura di Pellizza e a Volpedo, “un borgo che regala anche splendidi paesaggi e ottime specialità eno-gastronomiche”. Per riprendere “il parallelo profano” dell’Associazione Pellizza da Volpedo, la campagna di crowdfunding è, in un certo senso, una versione moderna e digitale della sottoscrizione pubblica grazie a cui, nel 1920, il Comune di Milano riuscì ad acquistare il Quarto Stato di Pellizza. L’aiuto dei cittadini in questo caso andrebbe però ad alleggerire gli sforzi dei volontari che, ancora una volta, hanno comunque potuto contare sul sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Per fortuna, ha spiegato il Vice Presidente Carlo Volpi, ci sono tanti persone che “camminano insieme al Quarto Stato e che non si sono fermate al Quarto Stato”. Un’opera, ha aggiunto il Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che porta “uno dei messaggi sociali più importanti del secolo scorso“. Tutto il territorio, quindi, non ha solo una straordinaria “eredità” da Pellizza ma anche una “grande responsabilità” nei confronti di questo grande artista. Per maggiori dettagli sul programma dei festeggiamenti e sulla raccolta fondi potete visitare anche il sito dell’Associazione Pellizza da Volpedo.