25 Agosto 2018
07:00
Di Gavi in Gavi: si brinda nelle corti con Antonino Cannavacciuolo
GAVI – Sostenibilità, cucina senza sprechi e tutela dell’ambiente, con l’esperienza diretta del pubblico. Questa la filosofia di “Di Gavi in Gavi”, il più atteso e importante evento annuale del Consorzio Tutela del Gavi. La sesta edizione dell’appuntamento, che a fine estate richiama nelle terre del Grande Bianco Piemontese oltre 10.000 persone, racconta la bellezza unica di questo territorio, suggerisce di imparare a usare gli ingredienti a Km 0 per una cucina senza sprechi e brinda al futuro sostenibile della DOCG Gavi, con un ospite di eccezione: chef Antonino Cannavacciuolo.
“Ringrazio il Consorzio Tutela del Gavi per avermi invitato a questa bellissima manifestazione nel 20° anniversario della DOCG. “Di Gavi in Gavi” valorizza e promuove un grande vino della tradizione Italiana che si sposa perfettamente con le materie prime del territorio. Passione, impegno e sostenibilità sono la base della cultura enogastronomica del nostro Paese” è il commento di Chef Cannavacciuolo che arriverà a Gavi domenica pomeriggio intono alle 16, dove incontrerà la stampa prima del consueto giro tra le corti e il bagno di folla dei partecipanti a Di Gavi in Gavi.
Come ogni anno saranno aperte le corti private del Borgo di Gavi e ciascuna di esse proporrà un programma diverso tra prodotti tipici e degustazioni del Grande Bianco Piemontese. Dislocate lungo le vie del centro, i loro nomi costituiscono un percorso nella biodiversità delle terre del Gavi che i visitatori potranno sperimentare attraverso l’allestimento di una serie di grandi immagini collocate in ciascuna Corte. Così i winelovers, tra un brindisi e un assaggio, vedranno nella Corte dei Neirone alcune suggestive fotografie di paesaggi fluviali, nella Corte del Biancone i primi piani di esemplari della fauna della denominazione; nella Corte della Pulsatilla i fiori rari e tipici del territorio, nella Corte dell’Appennino alcuni spettacolari paesaggi, dai vigneti del Gavi alle cime innevate del Tobbio che guardano il mare Ligure. Infine, la Corte degli Antichi Mestieri avrà i volti degli artigiani che in queste terre hanno investito il loro impegno e la loro passione.
Le immagini con i quali sono allestite le Corti sono state gentilmente concesse dall’archivio fotografico dell’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, dagli archivi dei fotografi del territorio (Gianni Re, Maurizio Ravera e Alessandro Fronza) e dalle famiglie locali (Zerbo, Dameri e Barbieri). L’ambiente naturale dell’Appennino piemontese, dalle praterie ricche di orchidee alle forre incise dai torrenti, dai boschi di faggio agli habitat agrari di bassa quota, rappresenta un tesoro di biodiversità, tutelato dalla Regione Piemonte con l’istituzione del Parco naturale delle Capanne di Marcarolo e della Riserva naturale del Neirone, e dall’Unione Europea con la designazione di 7 Siti Natura 2000.
La Corte della Buona Cucina ospiterà invece gli showcooking a cura dello Chef Franco Aliberti (ore 16.00 e ore 18,30, posti limitati, solo su prenotazione al numero 0143 645068, dal lunedì al venerdì) che propone 3 ricette appetitose in cui l’ingrediente, scelto per stagionalità e tipicità, è presentato in modo creativo e semplice per una cucina che non spreca nulla ed esalta la singola materia prima.
Le corti quest’anno ospiteranno anche due “amici” del Gavi: i Consorzio del Dolcetto di Ovada DOCG, accompagnato dal “Salame all’ Ovada” artigianale servito in un piccolo bocconcino di pane, e il Nibiö, antico vitigno autoctono dello stesso ceppo del Dolcetto che regala un vino rosso di piacevolissima beva.
Come ogni anno il momento clou della giornata si svolge sul palco dove Antonino Cannavacciuolo sarà chiamato a scegliere, tra le 11 preparazioni proposte dalle Proloco dei Comuni della denominazione, quale meglio si sposa al Gavi DOCG. Sul palco Antonino Cannavacciuolo assaggerà la bottiglia istituzionale 2017 vestita con l’etichetta celebrativa dei 20 anni di DOCG.
L’anno scorso vinceva la Peperonata di Carrosio, quest’anno attendiamo con trepidazione l’ardua sentenza del giudice.
Il weekend comincia questo sabato sera, il 25 agosto, a Gavi con la classicissima Raviolata tra le vie del Centro e il Concerto di Paolo Bonfanti.
Domenica mattina si svolge la Gavilonga la passeggiata tra i vigneti: un trekking tra l’uva matura e le colline del Gavi (info e prenotazioni 3476414978).
Dalle 16 aprono le Corti con una sorpresa rispetto all’anno scorso per i visitatori: i calici per la degustazione non saranno in vetro ma in Tritan, un nuovissimo polimero completamente riciclabile che rispetta le normative sulla sicurezza della Regione Piemonte per le manifestazioni all’aperto.
Tra tutti coloro che utilizzeranno il QR Code riportato sui totem collocati all’interno del borgo in corrispondenza delle corti sarà inoltre estratto il vincitore di una cena esclusiva per 2 alle Cantine del Gavi.
Durante il pomeriggio sono possibili visite alla Chiesa Parrocchiale di San Giacomo e dell’Oratorio dei Rossi a cura degli Amici del Forte (info Point in via Mameli). Ci sarà inoltre uno spazio dedicato alla promozione del territorio a cura di Think Serravalle (in Piazza Roma).
Nell’Atrio del Comune sarà allestita la mostra “GAVI DOCG: 2.000 anni tra storia e leggenda” percorso storico per immagini fino alle origine della viticoltura nel territorio con il racconto di Iudica Dameri (Presidente di Libarna Arteventi) e Luigi Pagliantini (Associazione Amici del Forte).
Dalle 20 aprono eccezionalmente i loro cancelli 9 cantine della Denominazione per brindare fino a tarda notte con il programma di “I Calici e le Stelle”.
Di Gavi in Gavi 2018 si chiuderà il 1 settembre con Neri Marcorè e lo spettacolo musicale tra Faber e Gaber nell’Area archeologica di Libarna. “Incontro in musica tra Faber e Gaber” è il titolo dello spettacolo dell’autore, cantante e attore italiano inserito all’interno di Attraverso, il festival che tra agosto e settembre tocca le province di Alessandria, Asti e Cuneo, in un viaggio nelle terre di mezzo delle Langhe, Roero e Monferrato, Patrimonio dell’Umanità Unesco, e del Basso Piemonte.
A Libarna, al tramonto, avvolti dalla magia dei colori del sito archeologico, in questa terra antica dove storia e natura offrono un’esperienza unica e dove rivive ancora il mito di Licurgo e Ambrosia, Neri Marcorè condurrà il pubblico in un viaggio tra parole e note, in cui racconta e interpreta le più belle canzoni di due maestri della musica cantautorale italiana: Fabrizio De André e Giorgio Gaber.
Un omaggio a due grandi artisti, a cui in passato Marcorè ha dedicato due spettacoli teatrali di grande successo prodotti dal Teatro Archivolto di Genova: “Un certo signor G” nel 2008 e “Quello che non ho” nel 2017. Assieme a lui sul palco, tre grandi musicisti Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini.