Autore Redazione
lunedì
10 Gennaio 2022
13:39
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Eventi - Spettacoli - Novi Ligure

La stagione Teatrale al Marenco di Novi: il programma

La stagione Teatrale al Marenco di Novi: il programma

NOVI LIGURE – La Fondazione Teatro Marenco con la sua Presidente Ada Caraccia e il Direttore Artistico Giulio Graglia, in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, hanno presentato la stagione teatrale di prosa, tappa importante per l’ambito culturale di Novi Ligure, fortemente voluta anche dall’Amministrazione Comunale, per ridare vita al Teatro cittadino appena restaurato dopo una chiusura lunga settantacinque anni.

“Il programma che ci attende – spiega l’assessore alla cultura del Comune di Novi Ligure Andrea Sistiha la qualità, la varietà e l’apertura alle esperienze internazionali necessarie per soddisfare anche il pubblico più esigente che, nell’atmosfera ottocentesca della sala, potrà apprezzare tanto la grande tradizione del teatro napoletano (con un classico di Peppino de Filippo, efficacemente riletto da Muscato) o il geniale Vivaldi, fatto rivivere dalla Spellbound Contemporary Ballet, quanto il più brillante teatro europeo, in particolare francese. Ed è bello sapere che – proprio sulla scia di autori di successo, come Pierre Chesnot, Eugéne Labiche e Nathalie Sarraute – ospiteremo a Novi Ligure compagnie di grande prestigio e attori tra i maggiori, come Massimo Dapporto, Umberto Orsini e Franco Branciaroli (qui diretti da un altro grande maestro della regia e della scenografia, Pier Luigi Pizzi), che riporteranno la città di Paolo Giacometti laddove merita di stare: ai vertici del teatro italiano”.

Il nostro territorio da tempo è luogo di importanti produzioni artistiche che hanno superato i confini regionali e da sempre alta è stata l’attenzione alla diffusione culturale. Una riflessione su arte, cultura, bellezza, anche in un momento difficile come quello attuale, sono alla base dell’intervento dell’Assessore alla Cultura, Turismo, Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio:
“Il Piemonte è una terra di confine ricca di contaminazioni culturali virtuose che ne hanno caratterizzato l’evoluzione un po’ in tutti i campi, da quello religioso a quello artistico, da quello industriale a quello sociale. Ed è forse per questa ragione che si può definire un contesto in cui è possibile trovare gran parte delle radici italiane a cui hanno contributo con la loro opera esponenti della cultura e della politica, dell’industria e della società civile. Siamo in presenza, dunque, di un distretto culturale vivo e tra i più ampi nel panorama italiano, non a caso molto spesso accostato a un “laboratorio” luoghi di ricerca e da dove nascono intuizioni che poi vengono esportate e sviluppate anche in altre regioni: una ricchezza che nella costellazione dei suoi 1.081 Comuni, le amministrazioni locali assieme con la Regione cercano di tenere viva con concerti, spettacoli, rappresentazioni teatrali riuscendo fino ad ora nell’intento di allargare l’offerta ad un pubblico sempre più eterogeneo tenendosi al passo con la modernità senza tuttavia disperdere la tradizione ricevuta in eredità. Piemonte dal Vivo si può definire il braccio operativo di quella che è a tutti gli effetti un’azienda di promozione di nuove vocazioni che il Piemonte ospita con forza crescente, sapendo di poter cogliere in alcuni talenti molto spesso le tendenze che si faranno strada a livello nazionale e internazionale. Ora come allora il Piemonte continua a coltivare l’ambizione di fare da locomotiva italiana nella valorizzazione dei patrimoni artistici già acquisiti e di quelli che si affacciano per la prima volta sul mondo contemporaneo”.

L’attuale situazione sanitaria ha fortemente condizionato il mondo teatrale in tutta Italia, ma, come dichiara Matteo Negrin direttore di Piemonte dal Vivo: “A distanza di quasi due anni dalla prima chiusura degli spazi della cultura, siamo consapevoli di quanto assenza, incertezza, malattia, transitorietà, fragilità continuino a fare parte della realtà con cui ognuno è chiamato quotidianamente a confrontarsi. È per cercare di superare insieme le ferite del recente passato che Piemonte dal Vivo ha dedicato i suoi sforzi a costruire insieme al Comune di Novi Ligure e alla Fondazione Teatro Marenco una stagione di alto profilo per il teatro cittadino. Il Teatro, nella sua natura originaria e alla radice della sua vocazione ad essere rito collettivo, non ha mai smesso di interrogarsi sul senso dell’essere al mondo, sull’opportunità della vita anziché la morte: il Teatro è lo strumento a cui l’umanità che affaccia sul Mediterraneo ricorre da ventisei secoli per leggere e capire se stessa, e tocca ora a noi continuare a farlo insieme, per superare le ferite del recente passato e riappropriarci di uno spazio di verità indispensabile come non mai”.

Il programma della prossima stagione segnerà l’inizio vero e proprio della futura attività del Marenco, il cui direttore artistico Giulio Graglia formula un augurio per gli anni a venire:
“Un ringraziamento corale: alla Regione Piemonte, alla Città di Novi Ligure, alla Fondazione Teatro Marenco, alle maestranze, ai collaboratori, al pubblico e a tutti coloro che negli anni si sono prodigati per non abbandonare il teatro a se stesso. Il nostro compito, che va ben oltre a tutto quanto si è detto, non finisce qui ma è rivolto al futuro del Marenco e al suo ruolo fondamentale nel contesto artistico italiano”.

PROGRAMMA

Tutti gli spettacoli iniziano alle 21, salvo diverse indicazioni. Il programma potrebbe subire variazioni.

Non è vero ma ci credo: sabato 12 febbraio, di Peppino De Filippo, con Enzo Decaro e con (in o.a.) Francesca Ciardiello, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone regia Leo Muscato. Prodotto da I due della città del sole

Vivaldiana: venerdì 25 febbraio, con Spellbound Contemporary Ballet. Coreografie Mauro Astolfi, musiche Antonio Vivaldi, disegno luci e set concept Marco Policastro, assistente alla coreografia Alessandra Chirulli. Prodotto da Spellbound Contemporary Ballet

Alle 5 da me: venerdì 11 marzo, di Pierre Chesnot, con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero, musiche Banda Osiris, regia Stefano Artissunch. Prodotto da Synergie Arteteatro, Festival Teatrale di Borgio Verezzi, Artisti Associati.

Il delitto di via dell’Orsina (L’affaire de la Rue de Lourcine): giovedì 31 marzo, di Eugène Labiche, con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni, Andrea Soffiantini,
Francesco Brandi, adattamento e regia Andrée Ruth Shammah, prodotto daTeatro Franco Parenti e Fondazione Teatro della Toscana.

Festen Il gioco della verità: domenica 10 aprile, di Thomas Vinterberg, Mogens Rukov & BO Hr. Hansen, versione italiana e riscrittura di Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi con Danilo Nigrelli, Irene Ivaldi e (in ordine alfabetico) Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Elio D’Alessandro, Roberta Lanave, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Angelo Tronca, regia Marco Lorenzi. Prodotto da Tpe Teatro Piemonte Europa, Elsinor Centro Produzione Teatrale, Teatro Stabile Friuli e Solares Fondazione delle Arti in collaborazione con il Mulino Di Amleto

Pour un oui ou pour un non (Per un sì o per un no): martedì 26 aprile, di Nathalie Sarraute con Umberto Orsini e Franco Branciaroli, uno spettacolo di Pier Luigi Pizzi, della Compagnia Orsini e Teatro de Gli Incamminati, in collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano  A causa della positività al Covid 19 di alcuni membri della compagnia teatrale, lo spettacolo di martedì 26 aprile “Pour un oui ou pour un no“, commedia della scrittrice francese Nathalie Sarraute con Umberto Orsini e Franco Branciaroli, è stato rinviato a domenica 15 maggio.

Gelsomina Dreams: sabato 7 maggio, direzione Caterina Mochi Sismondi con Elisa Mutto, Alexandre Duarte, Federico Ceragioli, Vladimir Ježi e Michelangelo Merlanti e con la partecipazione di Nina Carola Stratta e Paolo Stratta. Prodotto da Blucinque in co-produzione con Fondazione Cirko Vertigo

PREZZI

ABBONAMENTO 7 SPETTACOLI € 105
Comprende Non è vero ma ci credo, Vivaldiana, Alle 5 da me, Il delitto di via dell’Orsina, Festen, Pour un oui ou pour un non, Gelsomina dreams
ABBONAMENTO 3 SPETTACOLI A SCELTA € 60
A scelta tra Non è vero ma ci credo, Vivaldiana, Alle 5 da me, Il delitto di via dell’Orsina, Festen, Pour un oui ou pour un non, Gelsomina dreams

BIGLIETTI SINGOLI: Palchi e platea Intero € 25 ridotto* € 20, *Over 65, under 18, abbonati Teatro Stabile di Torino. Dal 16 gennaio al 23 gennaio prelazione vendita per aderenti iniziativa Adottiamo il Marenco. Dal 24 gennaio inizio vendita libera, anche on line sul sito www.vivaticket.it

PREVENDITE Biglietteria Teatro Marenco di Novi Ligure: mercoledì e venerdì dalle 17.30 alle 19. Per info: segreteria.teatromarenco@gmail.com o al cell 347 73 60 627,  dal mercoledì al venerdì dalle 14 alle 19

BIGLIETTERIA SERALE: In teatro a partire da due ore prima dell’inizio delle recite.

TEATRO MARENCO via Nicolò Girardengo 48, Novi Ligure, www.teatroromualdomarenco.it. Con l’entrata in vigore del Decreto Legge del 24/12/2021, oltre al super Green Pass, è richiesto obbligatoriamente di indossare – per l’accesso agli spettacoli del Circuito – la mascherina FFP2. È inoltre fatto divieto di somministrare cibi o bevande all’interno degli spazi teatrali. Per informazioni: comunicazioneteatromarenco@gmail.com

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