6 Luglio 2022
11:26
Prorogata fino al 2 novembre la mostra “Un set alla moda” a Palazzo Cuttica
ALESSANDRIA – È stata prorogata fino al 2 novembre la mostra “Un set alla moda – Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi” allestita nella sale di Palazzo Cuttica ad Alessandria, in via Parma 1.
L’esposizione racconta l’anima più autentica del cinema italiano, rappresentata dalle storie, le fotografie e gli abiti degli intramontabili divi dei grandi film, che tornano in scena nella prestigiosa sede museale di Alessandria.
L’iniziativa, fortemente voluta dalla Città di Alessandria e organizzata dall’Azienda CulturAle Costruire Insieme, è promossa dalla Regione Piemonte, con il coordinamento scientifico del Museo Nazionale del Cinema di Torino e della Cineteca Nazionale di Roma, la partecipazione di Film Commission Torino Piemonte e della Fondazione Artea, la collaborazione della Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio.
Diciassette costumi e settanta suggestive fotografie scattate sul set dal «fotografo delle dive» Angelo Frontoni (Roma, 1929-2002) si intrecciano in un percorso espositivo, una sorta di viaggio a ritroso che parte dal cinema muto di inizio Novecento, quando Torino era la Hollywood italiana ed erano gli stessi registi a supervisionare i costumi, per approdare al cinema sonoro e all’epoca d’oro di Cinecittà, delle pellicole d’autore di Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini e della commedia all’italiana, da Dino Risi a Roberto Benigni.
Le foto di scena traghettano il visitatore dentro il set, alla scoperta del lavoro che sta dietro ad un ciak, agli accessori e ai dettagli che hanno contribuito a creare la fortuna, ad esempio, del kolossal Cabiria negli anni dieci del Novecento, così come, in tempi più recenti, il fascino di dive intramontabili come Claudia Cardinale, Sophia Loren e Silvana Mangano.
Gli abiti in mostra raccontano il cinema italiano, l’attenzione al dettaglio e la creatività di costumisti ormai entrati nel Pantheon del cinema internazionale: da Pietro Tosi a Marcel Escoffier, da Danilo Donati a Maurizio Chiari, da Nicoletta Ercole ad Aldo Buti.
Sotto i riflettori anche le due prestigiose sartorie Devalle e Annamode a testimonianza di due luoghi, ancora una volta tra Torino e Roma, dove i bozzetti prendevano corpo, trasformandosi in capi unici e – allora come oggi – si imparava e tramandava il mestiere.
La mostra si potrà visitare fino al 2 novembre dal giovedì alla domenica dalle ore 15 alle ore 19.
Il costo del biglietto intero è di 5 euro, 3 euro il ridotto.
Per informazioni: serviziomusei@asmcostruireinsieme.it