Autore Redazione
venerdì
20 Maggio 2016
03:00
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Eventi

Al Macallè incontro con gli autori e proiezione del film “I Ricordi del fiume”

Al Macallè incontro con gli autori e proiezione del film “I Ricordi del fiume”

CASTELCERIOLO – Autori di un cinema che si contraddistingue per il suo taglio compassionevole, nel senso lato del termine, Gianluca e Massimiliano De Serio approdano a Castelceriolo. Saranno infatti i due registi i protagonisti che, venerdì 20 maggio alle 21, saliranno sul palco del celebre Cinema Macallè per presentare il loro ultimo film “I Ricordi del fiume”.

Una serata imperdibile che sarà scandita prima da un incontro con i due fratelli e poi dalla proiezione della loro ultima pellicola, premiata nel 2015 nel Festival Internazionale del cinema Urbano. Il film, realizzato nella forma di documentario, è ambientato nella periferia nord di Torino, al Platz, una grande baraccopoli dove da anni ci vivono migliaia di persone. In breve tempo però proprio questo il luogo dovrà essere smantellato e così alcune famiglie censite dalla Prefettura verranno trasferite in appartamenti mentre per altre le alternative consistono nel tornare nel Paese d’origine o trovare sistemazioni di fortuna.

Florentina e Denis due adolescenti, Marcel pastore pentecostale capace di tenere insieme la comunità, le ‘vecchie’ Ana ed Elena, Settimo, italiano che si è innamorato di Ionela e ora la cura con ammore perché malata di epatite. Queste sono solo alcune delle persone (non dei personaggi) che i fratelli De Serio ci presentano in questo film dalla struttura ‘rizomica’ come la definiscono, formata da “una rete intrecciata di vie, in cui ogni punto è connesso ad altri, dove si possono costantemente creare nuove linee di fuga, nuovi punti di tangenza d’identità e di storie”.

Il cinema dei due fratelli torinesi si contraddistingue per la compassione che provano per i soggetti a cui dedicano la loro attenzione. Basti ricordare le Sette opere di misericordia per averne una testimonianza inequivocabile. La loro non è una presenza che si pretende come invisibile. Il rapporto con le persone che filmano si sente e si percepisce che è stato importante e ha segnato entrambe le parti. Il loro è un impegno che va oltre le strumentalizzazioni politiche o la carità pelosa per tornare ad offrire al cinema una delle peculiarità che ne costituiscono l’essenza profonda: il fare memoria evitando che lo smantellamento delle baracche si accompagni a quello di quanto quella città nella città abbia prodotto nel bene e nel male. Con un ‘non visto’ che diviene significante. I De Serio sono andati in Romania per conoscere i luoghi di origine di molti degli abitanti del Platz. Nessuna immagine di quella trasferta è entrata però nel montaggio finale quasi che gli incontri fatti in una realtà rivelatasi ancor più misera di quella torinese dovessero restare parte di un ‘privato’ quasi impossibile da portare sullo schermo.

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