Autore Redazione
martedì
30 Agosto 2016
07:54
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Eventi

Sul Palco del Festival Contro musica e balli occitani con i Lou Dalfin

Sul Palco del Festival Contro musica e balli occitani con i Lou Dalfin

CASTAGNOLE DELLE LANZE – A Castagnole delle Lanze è tempo di folk. Proseguirà, infatti, al ritmo di balli e musica occitana il Festival Contro, la realtà musicale e culturale che ogni anno anima il cuore delle Langhe con grandi artisti del panorama nazionale e non solo.

Martedì 30 agosto, saranno protagonisti sul grande palco del suggestivo paese astigiano i Lou Dalfin, gruppo cuneese diventato negli anni un punto di riferimento per la musica tradizionale delle Valli occitane. Una band con 34 anni di lavoro alle spalle, da sempre fedele alle sue origini, che si esibirà a suon di folk rock per quella che sarà una serata imperdibile per ballare fino a tarda notte.

Toccherà invece a gli Autre Chant e ai Pitakass riscaldare il pubblico castagnolese in piazza San Bartolomeo, a partire dalle 21.30, prima del concerto ad ingresso gratuito dei Lou Dalfin. Inoltre, se a inizio serata gli sguardi del pubblico saranno fissi sul palco di Castagnole, al termine dell’esibizione saranno rivolti al cielo stellato per assistere ad uno spettacolare show pirotecnico.

Per tutti gli appassionati di rap si ricorda che lo spettacolo di mercoledì 31 che avrebbe dovuto vedere sul palco di Castagnole  Salmo è stato annullato, e al suo posto si esibirà Nitro.

I Lou Dalfin cantano nella tradizionale lingua “d’Oc” e portano la cultura occitana in giro per il mondo, rappresentando di fatto più che un semplice gruppo musicale della parte occidentale del Piemonte: la band è diventata un fenomeno di costume che ha reso contemporanea la musica occitana, facendola uscire dai ristretti circoli di appassionati.

Fondato da Sergio Berardo, il gruppo nasce nel 1982 con l’obiettivo di rivisitare la musica tradizionale occitana. Una “line-up” acustica (ghironda, fisarmoniche, violino, plettri, clarinetto, flauti) e un repertorio di brani storici e popolari, sia strumentali che vocali, caratterizzano il percorso artistico della formazione originaria. Con quest’approccio vengono registrati due LP: “En franso i ero de grando guero” nel 1982 e “L’aze d’alegre” nel 1984. Dopo uno stop di 5 anni, Lou Dalfin “resuscita” nell’autunno del 1990: Sergio riunisce attorno a sé vari musicisti delle più diverse estrazioni musicali – folk, jazz e rock. L’inizio di questa seconda esperienza ha rappresentato il naturale momento di transizione del gruppo dalla formula acustica a quella attuale.

Accanto agli strumenti più tipici della tradizione vengono introdotti basso, batteria, chitarra e tastiere. E’ il nuovo suono di Lou Dalfin che cela un ideale e un fine esplicito: rendere la tradizione occitana fruibile dal maggior numero di persone, perché le radici culturali di pochi divengano patrimonio di tutti. Nel 1991 esce “W Jan d’l’Eiretto”, il disco testimone del nuovo corso.

Assieme agli innumerevoli concerti nelle regioni occitane del Piemonte, il gruppo nel pieno degli anni ’90 inizia ad esibirsi in altre zone in Italia e all’estero, specialmente nelle regioni occitane francesi. Le major finalmente si accorgono che esiste una musica “altra” e alcuni generi fino ad allora elitari possono raggiungere una nuova visibilità.

Dopo 34 anni di carriera, 12 album realizzati, un impressionante numero di collaborazioni e più di 1300 concerti, Lou Dalfin si sta dedicando alla nuova avventura discografica “Musica Endemica” che ha visto la luce il 1 aprile 2016.

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