Autore Redazione
sabato
5 Novembre 2016
05:49
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Eventi

“La mia guerra finì lì”. Emanuele Arrigazzi a “Cunté Munfrà”

“La mia guerra finì lì”. Emanuele Arrigazzi a “Cunté Munfrà”

CASORZO – La rassegna “Cunté Munfrà – dal Monferrato al mondo”, continua , domenica 6 novembre alle 16, a Casorzo nel Salone Verdi, con Emanuele Arrigazzi in uno storico testo di Luciano Nattino, nel centenario della prima Guerra Mondiale sul Carso nel 1917, dal memoriale di Giovanni Bussi detto Gasàn.

Il monologo “La mia guerra finì lì” è liberamente tratto da “Forse mai nessuno leggerà queste parole”, con musiche dal vivo del maestro Giuseppe Canone e la regia di Luciano Nattino.

Il diario di Giovanni Bussi, detto Gasàn, sarto delle Langhe sradicato dalla sua semplice vita di alacre lavoratore a Torino, per andare a combattere la Grande Guerra nelle trincee sul Piave come fante, è una testimonianza storica da un punto di vista critico e un esempio di letteratura popolare. Tra riflessioni, ricordi, annotazioni clandestine e avvenimenti, tra cui il tradimento di Caporetto, il diario di Gasàn si traduce in uno spettacolo ricco di movimento e di grande impatto emotivo. Emanuele Arrigazzi fa rivivere in scena il punto di vista genuino e schietto di Gasàn, la sua emotività e le sue ragioni. Nell’adattamento drammaturgico di Luciano Nattino, il fluire del racconto tiene il pubblico sempre all’erta nell’evocazione di immagini forti, ma lo spettacolo riesce al tempo stesso a riappacificare l’essere umano con un evento epocale e sconvolgente del secolo scorso.

Cunté Munfrà – dal Monferrato al mondo”, giunta alla quindicesima edizione, è uno dei più importanti appuntamenti culturali del Monferrato Astigiano. Nata per volontà dell’Unione Colli Divini – nel cuore del Monferrato e della casa degli alfieri /Archivio della Memoria Astigiana è da allora sostenuta dalla Regione Piemonte, dagli Enti Locali coinvolti, dalla Fondazione CRT. E’ realizzata in collaborazione con la rivista Astigiani. 

La direzione artistica di Cuntè Munfrà, fin dall’inizio della rassegna, è affidata a Luciano Nattino, regista, autore ed esperto di cultura popolare, coadiuvato da Massimo Barbero.

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’ISRAT – Istituto per la Storia della Resistenza di Asti.

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