Autore Redazione
giovedì
20 Luglio 2017
05:58
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Eventi

Mostra di sculture e fotografie dedicate ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero-Monferrato

Sabato a Palazzo Callori , il Comune di Vignale Monferrato inaugura una mostra di opere dedicate ai paesaggi vitivinicoli del sito Unesco Langhe-Roero-Monferrato.
Mostra di sculture e fotografie dedicate ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero-Monferrato

VIGNALE MONFERRATO – Sabato 22 luglio, a partire dalle ore 18:30, a Palazzo Callori , il Comune di Vignale Monferrato inaugura una mostra di opere di C&C Studio di Torino dedicate ai paesaggi vitivinicoli del sito Unesco Langhe-Roero-Monferrato. Sculture di Mariagrazia Abbaldo e di Paolo Albertelli; fotografie di Enzo Isaia.

L’esposizone dal titolo “Paesaggio disegnato” propone sculture e fotografie dedicate ai paesaggi vitivinicoli del Sito Unesco Langhe-Roero- Monferrato

Il progetto “Paesaggio disegnato” riguarda la realizzazione di opere dedicate al racconto dei paesaggi vitivinicoli piemontesi, patrimonio italiano e dell’umanità. Con questo progetto si intende collaborare al processo di valorizzazione di Langhe, Roero e Monferrato, già in atto, in collaborazione con gli attori attivi sul territorio, credendo nell’idea di funzione dell’arte quale speciale strumento di comunicazione. Il lavoro intende coniugare la scultura con altre forme di espressione, in particolare con la fotografia.

Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo fondano C&C Studio alla fine del secolo scorso. Scultori e architetti, hanno oggi raggiunto riconoscimento internazionale e sono ospiti di mostre e musei in Italia, Francia e Svizzera. Conducono un lavoro alla ricerca di un proprio segno con realizzazioni e progetti dedicati a costruzioni, fon-tane, pezzi unici tra scultura e architettura. Nel 2009 nasce il progetto Profili, sculture dedicate al tema del paesaggio e all’indagine del rapporto tra terra e cielo, che porta alla collaborazione con fotografi di fama internazionale. Il loro lavoro è caratterizzato da una costante ricerca sull’espressività del segno, dove l’utilizzo del taglio laser, tipico del contesto industriale, arricchito da uno studio delle patine di ossidazione e liberamente relazionato alla lavorazione più classica della fusione o al lavoro sui lapidei, acquisisce una forte valenza poetica.  C&C Studio è, a Torino, il laboratorio di scultura e architettura di Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo. Un luogo di produzione e di ricerca artistica che negli ultimi vent’anni ha coinvolto con entusiasmo una moltitudine di collaboratori dalle competenze diverse, nucleo di aggregazione e lavoro alla ricerca delle affinità elettive di chi lo compone.

“Vite notturne, grappoli di luce” di Enzo Isaia sono fotografie scattate in vigna di notte con l’ausilio di un solo punto luce e di uno specchio.  Non vogliono essere immagini didascaliche bensì solo di effetto, assolutamente decontestualizzate. Enzo Isaia nato a Pordenone, dopo un percorso universitario presso il Politecnico di Architettura di Torino, sceglie di dedicarsi interamente alla fotografia. Specialista del settore pubblicitario, con particolare vocazione per i grandi still life – moto, automobili, autocarri, trattori, macchine movimento terra, treni, navi ed aerei – ha sempre coltivato spazi per ricerche personali su paesaggio, ritratto, reportage, architettura. Per oltre dieci anni è stato fotografo ufficiale delle vetture Ferrari e Maserati

 

 

Insieme, verrà inaugurata una mostra fotografica “Filari di luce”dedicata al paesaggio monferrino a cura del Club per l’Unesco di Vignale con il patrocinio della FICLU (Federazione Italiana dei Club e Centri per l’Unesco). Mostra fotografica organizzata dal Club per l’UNESCO di Vignale.

La mostra suddivisa in quattro sezioni, espone a cura del CLUB per l’UNESCO di Vignale Monferrato, scatti di Silvano Ghirardo, Alberto Maffiotti e Domenico Rota.

La luce naturale crea emozioni, modifica stati d’animo, infonde energia, crea la vita. Ovunque.  Purtroppo nel quotidiano l’illuminazione artificiale ha trasformato il modo in cui il nostro occhio vede e si rapporta con lo spazio che lo circonda. Ci ha privato della possibilità di percepire l’alternanza delle stagioni e di adattarci. Immergersi nella luce nel Monferrato  vuol dire riscoprire i momenti della giornata ed i suo modificarsi nelle stagioni: radiose albe tra l’azzurro del cielo e la nebbia sul fondo valle in primavera ed autunno, tramonti infuocati  dove la luce evapora all’apparire delle prime stelle. La luce disegna profili architettonici tra i filari di vite , tra i boschi e sulle sommità delle colline. Contorni di paesi e villaggi dove campanili e torri di castelli svettano nel cielo solcato da nuvole.  La luce si insinua fin nelle profondità delle cavità sotterranee dove si conserva il vino alla luce flebile di candele, altri colori altre ombre. Luci che stimolano i nostri sensi ed arricchiscono il nostro spirito. Il Monferrato è dunque un territorio singolare ed unico.  Come un’isola, un arcipelago dove picchia il sole, soffia il vento senza ostacoli e la luce è accecante. Un arcipelago del mare lontano dove lo sguardo può spaziare tra le pieghe della terra inseguendo orizzonti lontani , linee  perfette e talvolta brutture imperdonabili. Un paesaggio difficile da decifrare tanto da richiedere una osservazione  acuta e una intensa capacità di comprensione . Paesaggio che non ha segreti dalla cima delle colline dove i colori che contornano le colline sono sono lenzuoli distesi sulla terra gialla, sono chiazze verdi quando quando  rinasce la primavera e rosse quando l’autunno raffresca l’aria. Il Monferrato rappresenta tra le terre del Piemonte collinare l’are dove meglio si è mantenuto lo spirito del luogo, il “genius loci”, fatto di  antichi gesti , dove gente talvolta brusca e spigolosa ma sempre cortese  è divenuta fiera conservatrice della ruralità dei luoghi che neppure la cultura dei consumi e la tecnologia dilagante e globalizzante sono riusciti a scalfire nell’intimo.Visitare la mostra permette di immergersi in queste atmosfere.

 

Silvano Ghirardo, classe 1963. Inizia a fotografare nel 1982 con una Yaschica fx Super 2000 che conserva ancora gelosamente. Dal 1994 si è iscritto al circolo fotografico A.F.A. di Alessandria presso il quale tiene corsi di fotografia base. Da qualche anno fa parte anche del Gruppo Fotografi Monferrini.Fotografa principalmente paesaggi, il Monferrato è il suo territorio di caccia preferito, la luce e i colori di queste terre lo stimolano sempre alla ricerca dello scatto migliore.Ha partecipato a diversi concorsi fotografici, mostre fotografiche e personali.

Alberto Maffiotti, nasce a Torino nel 1963 dove diviene biologo ad indirizzo ecologico.  Inizia a fotografare negli anni 80 privilegiando immagini di natura ed animali pubblicando articoli e reportage su riviste di settore e partecipando ad esposizioni e corsi.  Dal 2005 sceglie il Monferrato come luogo dello spirito e approfondisce la fotografia del paesaggio delle colline UNESCO utilizzando le nuove tecnologie fotografiche. Ha partecipato ad esposizioni fotografiche locali e pubblicazioni organizzando insieme ai volontari del CLUB per l’UNESCO di Vignale Monferrato iniziative culturali. Le sue immagini  sono  visibili sul sito.

Domenico Rota, nasce a Casale Monferrato, Alessandria nel 1967. Compie al Politecnico di Torino studi, interrotti, di Ingegneria Elettronica. Inizia a fotografare negli anni 80 con le fotocamere del padre appassionato di fotografia bianco nero, Nel 2000 data la curiosità per le nuove tecnologie acquista la sua prima fotocamera digitale (Powershot S20 – 3,3 Megapixel), col passare degli anni sviluppa interesse nella fotografia del paesaggio sopratutto monferrino, fotografandolo con diversi sistemi dalla pellicola medio formato alla pellicola piana di grande formato 10x12cm, fino al medio formato digitale. Fotografando per pura passione, rararamente espone I suoi lavori, ultimamente pubblica alcune fotografie su internet e social, alcune delle quali sono visionabili sul sito web

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