Politica

Vino, produttori: “Manca manodopera, riaprite i flussi”. Ministro: “Ora c’è mappa delle vostre esigenze”

ACQUI – “Manca la manodopera, gli italiani non vogliono più vendemmiare, occorre riaprire i flussi migratori e alzate i redditi”. Questo l’appello accorato di Paolo Ricagno, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’Acqui al ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, in occasione della prima giornata degli Acqui Wine Days, la tre giorni dedicata alla celebrazione del comparto vitivinicolo locale e ai prodotti tipici del Monferrato. “Una volta la vendemmia era sinonimo di allegria, oggi è stato tutto meccanizzato, con la conseguente riduzione del lavoro. E manca il personale, gli italiani non la vogliono più fare e gli stranieri non vengono fatti più entrare in Italia. E servono sempre, anche a gennaio, altrimenti chi le pota le viti? E poi dobbiamo fare i conti con una burocrazia impensabile. Per non parlare dell’aspetto economico: il Moscato rende circa 10 mila euro l’ettaro, gli altri tutti meno”. 

“Un problema che, oggettivamente c’è” ha rimarcato il Ministro “ed è da affrontare insieme ai dicasteri degli Interni e degli Esteri. Finalmente, però, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria ha praticamente terminato la mappatura delle esigenze della manodopera, ora avremo un quadro chiaro e possiamo definire in modo più concreto come garantire all’agricoltura di trovare manodopera quando serve. La burocrazia è un problema enorme, non sono così ottimista rispetto alla sua semplificazione. Ma ora la politica deve assumersi delle responsabilità e agire, a maggior ragione ora, in un governo di unità nazionale. Le nuove tecnologie e la ricerca, sono fondamentali. Dobbiamo legare l’innovazione alla tradizione, perché ormai tutti i paesi del mondo possono fare vini buoni ma dietro ogni nostra bottiglia c’è la storia di una tradizione, di un paese, ed è questo che fa la differenza, che le persone cercano e apprezzano”. 

Nel servizio su Radio Gold Tv le interviste al ministro Patuanelli, ai sindaci Lucchini, Riboldi e Lantero, rispetto al progetto della Strada del Vino Gran Monferrato, alla Senatrice Matrisciano e all’assessore Protopapa.

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