Politica

Suor Anna Monia Alfieri: “Scuole private siano gratis. Rischio di monopolio educativo, l’anticamera del regime”

ALESSANDRIA – Ha lanciato un messaggio chiaro contro il monopolio educativo, ritenuto “anticamera del regime”. Questo giovedì pomeriggio la sala consiliare della Provincia di Alessandria ha ospitato l’incontro intitolato “La scuola è libertà”, una lectio magistralis di Suor Anna Monia Alfieri. Nominata Cavaliere della Repubblica, la religiosa è la legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline, oltre che membro della Consulta di Pastorale scolastica e del Consiglio Nazionale Scuola della Conferenza Episcopale Italiana. 

“L’Italia vive un dramma, un rischio altissimo, quello del monopolio educativo, l’anticamera del regime” ha sottolineato “per anni solo l’Italia ha impedito la libertà di scelta educativa dei genitori, il diritto di apprendere degli studenti senza discriminazioni. Il nostro sistema scolastico, al netto delle eccellenze, è iniquo. Non è più un ascensore sociale, è classista, discriminatorio e regionalista. Dobbiamo invertire tutto questo garantendo ai genitori la possibilità di esercitare la propria scelta educativa tra scuola statale e paritaria a costo zero, perché già pagano le tasse, come avviene in Francia, Danimarca, Svezia, in tutti i paesi europei. Altrimenti gli 800 mila studenti delle 12 mila scuole paritarie si riverseranno nelle scuole statali, con un costo per i cittadini di 5.6 miliardi di euro. Vedo positivamente le linee che questo Governo ha attuato, chiedo alle opposizioni di sostenerlo affinché nella Legge di Bilancio ci sia un aiuto sostanziale per le famiglie. Non vogliamo soldi per le scuole paritarie ma che alle famiglie siano restituiti quei servizi per i quali hanno pagato le tasse”. 

“In Italia la scuola statale solo apparentemente è gratuita, perché costa dagli 8 ai 10 mila euro di tasse dei cittadini. Quando invece si sceglie la scuola paritaria lo Stato trattiene queste tasse e ne destina solo 500 euro ad allievo. Le scuole paritarie devono chiedere la retta, retta che le famiglie non riescono più a pagare e che è insufficiente a coprire i costi. Questo ha comportato la chiusura delle scuole di periferia nelle zone povere del Paese, coi danni gravi come la dispersione scolastica, della deprivazione culturale e del divario Nord/Sud. Se non si interviene in modo incisivo ad aiutare le famiglie le 12 mila scuole paritarie chiuderanno. Questo comporterà un monopolio educativo: la scuola solo in mano allo Stato gestore, questa operazione avviene solo nei regimi”. 

L’iniziativa è stata promossa dalla Provincia di Alessandria, dall’associazione Cultura Viva, dal Centro Italiano Femminile e dal Convegno di Cultura “Beata Maria Cristina di Savoia”.

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