Ospedale Acqui: sindaco in presidio. “Si rischia calo dei servizi”
ACQUI TERME – Fino a giovedì il sindaco di Acqui Terme Lorenzo Lucchini darà vita a un presidio all’interno dell’Ospedale della città termale per protestare rispetto alla decisione improvvisa dell’Asl di Alessandria di autorizzare il distacco funzionale di cinque cardiologi da Acqui e Tortona a Casale Monferrato e Novi.
“Non sono stato informato” ha tuonato il primo cittadino, deciso a convocare l’assessore regionale Luigi Icardi e il Commissario dell’Asl Valter Galante per una riunione a Palazzo Levi, prevista giovedì alle 21. Nel frattempo, fino a giovedì mattina, dalle 8.30 alle 13, Lucchini svolgerà le sue funzioni non a Palazzo Levi ma nell’atrio del nosocomio dedicato a Monsignor Galliano.
“Un provvedimento di portata enorme, che potenzialmente potrebbe comportare un calo dei servizi nell’area 2, al Pronto Soccorso, per la guardia interdivisionale e per gli ambulatori. Ne chiederemo la revisione” ha detto Lucchini.
“Decisioni importanti come la riorganizzazione della rete cardiologica provinciale non possono passare sulla testa dei sindaci. Non si vede poi in questa decisione un progetto organico. Meglio dunque fermarsi e riaprire un tavolo di confronto per ricercare una soluzione condivisa che garantisca un adeguato livello di servizio sanitario cardiologico in tutti gli ospedali della Asl” ha detto l’Onorevole di Liberi e Uguali Federico Fornaro, anche lui presente stamattina al presidio.
“Attendo le reazioni istituzionali e, soprattutto, le reazioni di chi negli ultimi anni ha messo in moto strumentalmente la macchina della propaganda contro ogni possibile soluzione a problemi reali della sanità alessandrina. Finita la benzina? Dove siete?” il commento del capogruppo Pd in Regione Domenico Ravetti.