Taser alla Polizia Locale Alessandria, assessore Mazzoni: “Valutiamo, non siamo pregiudizialmente contrari”
ALESSANDRIA – Già in dotazione da oltre un anno alle forze dell’ordine di Alessandria, in futuro il taser potrebbe far parte anche della strumentazione a disposizione degli agenti della Polizia Locale. Se n’è parlato questo mercoledì mattina, in occasione di Axon Roadshow, un evento riservato ai professionisti della sicurezza pubblica e dedicato alle ultime novità tecnologiche. Alessandria ha ospitato in piazza Garibaldi la prima tappa del tour italiano promosso dall’azienda statunitense.
Circa 80 gli operatori di sicurezza pubblica del territorio iscritti a questo appuntamento. Le forze dell’ordine hanno potuto visionare da vicino le strumentazioni più aggiornate dal punto di vista tecnologico, tra bodycam, droni e auto dotate di telecamere. Erano anche previste delle prove pratiche. In particolare è stato presentato il Taser 10, l’ultima evoluzione dell’arma a impulsi elettrici.
“Il Taser 10 rappresenta una rivoluzione” ha sottolineato a Radio Gold Luca Mascelloni, country manager di Axon Italia “ha 10 colpi e non più 2, è a colpo singolo e non spara due dardi contemporaneamente come la versione precedente ma uno solo, fino a 15 metri di distanza e non più 7.5 (occorre infatti sparare due dardi sul corpo per attivare il circuito elettrico, ndr). In strada ha una efficacia di quasi il 100%. I rischi per la sicurezza sono bassissimi, nel mondo ci sono sul taser oltre 900 studi medici di enti indipendenti. Hanno stabilito che questo strumento non comporta rischi per la salute. Nella maggioranza dei casi, però, il taser non viene neanche usato perché basta la sola estrazione o l’arco elettrico che emana a interrompere l’azione violenta del soggetto”.
“Dobbiamo conoscere per decidere” ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Enrico Mazzoni “come avevo già sottolineato non siamo pregiudizialmente contrari. Vedremo in futuro. Tra l’altro la nuova versione del taser è molto più avanzata della precedente. C’è un ragionamento concreto, dobbiamo valutare i costi anche perché, nel caso, dovranno essere anche effettuati dei corsi di formazione del personale”.