Autore Redazione
domenica
25 Luglio 2021
11:30
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Vivere il Pavese - Provincia di Pavia

I calanchi di Varzi: alla scoperta di un luogo misterioso

Cosa sono e dove vederli in Oltrepò Pavese
I calanchi di Varzi: alla scoperta di un luogo misterioso

PROVINCIA DI PAVIA – I calanchi sono uno spettacolo particolare: un fenomeno geomorfologico di erosione del terreno che si produce per l’effetto di dilavamento delle acque su rocce argillose degradate, frequente in molti punti delle Terre Alte. Si tratta di caratteristiche forme di erosione che, nei pressi di Varzi, si manifestano in modo molto suggestivo.

I calanchi sono caratteristiche forme di erosione che interessano, nell’Appennino settentrionale, le rocce argilloso-marnose formatesi nel Miocene-Eocene (da 60 a 10 milioni anni fa) che caratterizzano molte zone dell’Oltrepò Pavese e della Val Curone. Formazioni calanchive molto belle, spettacolari, presenti nei pressi di Varzi, sono quelle di Nivione, raggiungibile dalla frazione Castello di Nivione, e di Monteforte, osservabile percorrendo la strada che porta al paese, in coincidenza di un piccolo slargo sulla sinistra a circa 4 Km da Varzi.

I calanchi di Varzi, Monteforte e Nivione

La formazione di Nivione è la più estesa e presenta forme più spigolose, più incise. Quella di Monteforte, invece, presenta forme più dolci e sinuose, colorando il terreno grigio con caratteristiche sfumature rossicce. Generalmente i calanchi, presenti per lo più con formazioni isolate e spesso coperte dalla vegetazione, sono localizzati sulle pareti più ripide orientate verso Sud, sottoposte quindi a una maggiore insolazione. Tale fattore determina la formazione di queste “ferite” nei versanti: durante i periodi più caldi, infatti, le argille, compatte e ricche dell’acqua accumulata durante la stagione fredda, si essiccano rapidamente e si frantumano in piccole scaglie; le piogge che successivamente interessano questi suoli trovano così una scarsa resistenza ed erodono facilmente il terreno.

L’aspetto delle formazioni calanchive è di bacini idrografici miniaturizzati, in cui si susseguono e si intersecano valli principali e valli secondarie, creste più o meno ripide e zone di accumulo. Quello dei calanchi è un ambiente inospitale per la componente vegetale: la scarsità di nutrimento, l’aridità, l’elevata salinità e il substrato instabile limitano, infatti, la presenza delle piante. L’insediamento delle diverse entità è perciò limitato a quelle specie fortemente adattate a tali condizioni. Le specie arboree presenti, rappresentate soprattutto da cerri, pioppi e frassini, assumono un portamento anomalo: i tronchi sono infatti contorti, deformi, prostrati, striscianti, quasi “aggrappati” alle pareti, mentre l’apparato radicale è spesso scoperto. Non mancano gli arbusti, rappresentati in gran parte dalla ginestra e dal ginepro.

I calanchi di Varzi: dove vederli in Oltrepò

I calanchi di Varzi possono essere ammirati in un percorso proposto da Gal Oltrepò: si parte nei pressi dell’ agriturismo La Fuga risalendo le pendici nord del Monte Crocetta sino alla casa ove una evidente lapide ricorda le vicende della guerra partigiana (ore 0.45). Da qui, ammiratele formazioni calanchive si ridiscende sino alla frazione Case Bertella (ore 0.30) e si rientra con un breve tratto di strada provinciale di scarsissimo traffico (ore 0.20). Il percorso può essere reso meno impervio e faticoso in salita se effettuato in senso contrario.

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