Autore Redazione
domenica
5 Settembre 2021
12:30
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Vivere il Pavese - Pavia - Provincia di Pavia

Guardamonte, Val Curone e Valle Staffora: come viverle in trekking

Uno splendido itinerario che, dalle parti di Gremiasco, tocca Valle Staffora e Val Curone
Guardamonte, Val Curone e Valle Staffora: come viverle in trekking

PROVINCIA DI PAVIA – Guardamonte, Val Curone e Valle Staffora sono mete che in particolar modo, in questi giorni, hanno interessato la 95esima edizione della International Six Days Of Enduro. Dalle parti di Gremiasco, in provincia di Alessandria, esiste un meraviglioso balcone naturale sulle alti Valle Staffora e Curone, che fu anche sede dell’insediamento preistorico di Guardamonte.

L‘itinerario di Guardamonte è semplice; soltanto un poco aereo nell’ultima parte, dove quindi è necessario prestare attenzione durante la camminata. Seguendo un itinerario che dalla pianura conduce fino al mare, il primo punto panoramico di particolare pregio che si incontra è quello dei torrioni del Monte Vallassa. Toccato in passato dalla Via del Sale alessandrina, questo stupendo terrazzo posto al confine tra la Val Staffora e la Val Curone, a 739 metri sul livello del mare, rappresenta uno dei punti panoramici più belli di tutte le terre alte. Questi imponenti blocchi calcarei sono facilmente raggiungibili sia partendo da Bagnaria e seguendo l’indicazione per le aziende agrituristiche, sia da Cecima e Serra del Monte, in direzione di Ca’ del Monte e dell’Osservatorio Astronomico.

L’itinerario proposto prende avvio dal parcheggio dell’osservatorio astronomico, ove è possibile lasciare l’auto. Si prosegue poi in cresta per agevole sentiero tra una vegetazione contrastante: da sinistra, verso nord, boschi ombrosi con prevalenza di castagni su suolo profondo, ombroso e umido; a destra verso sud, rade presenza di roveri, roverelle e Cerri su un suolo discontinuo, povero ed avido. Nei mesi primaverili è notevole la fioritura di numerosissime specie, soprattutto di orchidee.

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Aggirato in versante nord il Vallassa, si giunge a un quadrivio soprastante un agriturismo. A destra, un sentierino in rapida salita porta alla sommità in pochi minuti, dopo aver superato un ingombrante pannello per telecomunicazioni. Da questo balcone Vico di fossili si può finalmente godere di uno spettacolo meraviglioso: leggermente spostato a sinistra, si riconosce l’abitato del luogo di Bagnaria e di fronte, spicca evidente Varzi, principale centro della Valle Staffora. Sullo sfondo si erge il Monte Penice, riconoscibile per le numerose antenne.

Tutta la sommità, oggi ampiamente boschiva, fu anche sede di un insediamento preistorico assai sviluppato per la sua posizione dominante le alte valli Staffora e Curone. Successivamente il sito venne utilizzato come postazione di guardia. Proseguendo in discesa si torna in breve sul sentiero compiuto nell’andata e da cui si torna al parcheggio. Il sentiero può essere percorso in un’ora e mezzo andata e ritorno, con un dislivello totale di 90 m circa.

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