Autore Redazione
domenica
26 Settembre 2021
08:34
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Vivere il Pavese - Pavia

L’eredità di Dante: incontro e chiusura della mostra a Fortunago

L’auditorium Giovanni Azzaretti ospita un incontro con Stefano Bruno Galli, assessore alla Autonomia e Cultura di Regione Lombardia
L’eredità di Dante: incontro e chiusura della mostra a Fortunago

FORTUNAGO (PV) – L’eredità di Dante. Domani sera, alle ore 18.15 all’auditorium di Fortunago, in provincia di Pavia, si conclude l’esposizione di una rassegna dedicata al massimo Poeta della lingua italiana, Dante Alighieri, inaugurata lo scorso 18 luglio. L’auditorium Giovanni Azzaretti che il sindaco di Fortunago Pier Achille Lanfranchi definisce “una delle strutture più moderne ed efficienti dell’Oltrepò” ospita un incontro con Stefano Bruno Galli, assessore alla Autonomia e Cultura di Regione Lombardia.

L’evento culturale dedicato a Dante, patrocinato da Regione Lombardia, è stato inserito nel settimo centenario della morte del Sommo Poeta Dante Alighieri ed è stato organizzato e allestito dall’Associazione Fortunagoinarte.

L’eredità di Dante a Fortunago, ingresso libero

Secondo Luigi Cavallo, curatore della sezione documentaria, “Dante rimane un punto cardinale per la nostra epoca, è un poeta che potremmo chiamare “legislatore dello spirito”, affidarsi alla lettura della Divina Commedia significa ancora oggi compiere uno dei meravigliosi viaggi che aprono la fantasia e contribuiscono alla maturità e alla comprensione del mondo reale”.

Si tratta di guardare al Poeta con consapevolezza attuale e magari con uno spirito più disincantato. Il professor Pino Jelo, responsabile artistico dell’Associazione Fortunagoinarte, si è occupato dell’aspetto più significativo della mostra, “Le moderne interpretazioni” figurative della Divina Commedia, seguendo un itinerario così concepito: “Alcuni autori del Novecento danno uno sfondo storico all’esposizione: Ardengo Soffici, con opere provenienti dal Museo a lui dedicato a Poggio a Caiano, il pittore belga Henry De Groux, con un’opera del 1902, Alberto Sughi, con un grande ritratto di Dante, che è l’insegna della mostra, Piero Leddi, Giuseppe Guerreschi, Floriano Bodini, Lucio Fontana, con due piccole opere, Inferno e Paradiso, del 1966, e ancora due scultori toscani, Venturino Venturi e Quinto Martini, consentono una frequentazione moderna a questo grande tema.

E sono stato particolarmente soddisfatto dal cospicuo riscontro che ha avuto la nostra iniziativa presso un numero nutrito di artisti contemporanei, quaranta autori, pittori, scultori, fotografi, hanno risposto con entusiasmo all’invito di partecipare a questa ‘mostra a tema’. Ognuno ha contribuito con lavori originali così che si potrà avere, visitando la mostra, un’ampia visione dei linguaggi che animano la cultura dei nostri giorni, inquietudine quanto mai feconda di orientamenti e di stili che aprono il panorama italiano su quello internazionale”.

L’auditorium è a Fortunago, in Via Roma 8. L’evento è a ingresso libero.

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