Autore Redazione
domenica
5 Dicembre 2021
17:00
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Vivere il Pavese - Pavia

Il Bosco Fontana e la Palazzina di Caccia dei Gonzaga a Marmirolo

Il Bosco Fontana e la Palazzina di Caccia dei Gonzaga a Marmirolo

MARMIROLO (MN) – Quando si pensa alla Pianura Padana spesso la prima immagine verte su una distesa immensa di campi coltivati. A circa 120 chilometri da Lodi, tuttavia, esiste un raro posto sconosciuto ai più, contrapposto al pensiero comune: il Bosco Fontana di Marmirolo, in provincia di Mantova.

Il Bosco Fontana è riserva naturale orientata biogenetica. L’85% della riserva è occupata dalla foresta, il rimanente da prateria e una da piccola zona umida. La riserva rappresenta uno degli ultimi relitti di foresta planiziaria della Pianura Padana ed è di proprietà del Corpo Forestale dello Stato.

Il Bosco Fontana di Marmirolo, la storia e i signori Gonzaga

I primi cenni storici sul Bosco Fontana risalgono ai primi del Trecento. Tra il XII ed il XIII secolo i signori Gonzaga acquisiscono una vasta tenuta tra il Mincio, Goito e Marmirolo. Secondo i documenti dell’epoca, l’area era ricoperta da una vasta e fitta foresta, ricchissima di selvaggina.

Proprio ai signori di Mantova di deve la costruzione dell’attuale piccola palazzina di caccia. Fu costruita alla fine del 1500 per volontà del duca Vincenzo I. L’architettura ricorda, infatti, nello stile le dimore gonzaghesche con richiami bavaresi. Al suo interno e sotto il portico si possono ammirare una ricca decorazione a finte architetture e motivi naturalistici.

Ai Gonzaga si deve l’iniziativa primaria di quei vincoli protezionistici che hanno portato fino a noi, attraverso tante vicissitudini succedutesi nel corso dei secoli, questo intatto angolo naturale della Pianura Padana. Pur essendo un luogo con caratteristiche ben precise di foresta planiziaria, il Bosco Fontana presenta al suo interno alcuni microsistemi che ne arricchiscono le caratteristiche ambientali e ne aumentano le diversità botaniche.

Bosco Fontana di Marmirolo, orari stagionali

Nel parco circostante sono state censite 470 specie arboree, 140 specie di vertebrati e 102 uccelli tra cui il rarissimo Nibbio Bruno. Nei pressi della palazzina, inoltre, affiora la risorgiva che dà il nome al bosco: la “Fontana”, la cui esistenza è nota fin dal XII secolo, periodo in cui i Gonzaga (non ancora Signori di Mantova) comprarono questo vasto latifondo.

Il parco, accessibile dalla Strada Statale Goitese, è aperto tutto l’anno dalle 9:00 alle 19:00 dal 1 marzo al 31 ottobre; dalle 9:00 alle 17:00, dal 1 novembre al 28 febbraio.

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