Autore Redazione
venerdì
17 Marzo 2023
13:28
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Vivere il Pavese - Pavia

La bellezza nascosta del soffitto ligneo dell’Antico Ospedale San Matteo a Pavia

La bellezza nascosta del soffitto ligneo dell’Antico Ospedale San Matteo a Pavia

PAVIA – Il Museo di Archeologia dell’Università di Pavia nasconde un tesoro poco conosciuto: il soffitto ligneo rinascimentale dell’antico Ospedale San Matteo, decorato con migliaia di tavolette in legno dipinte con busti di angeli, ognuno diverso dall’altro. Le tavolette ricoprono l’intera navata che caratterizza la struttura architettonica dell’antico ospedale, fondato a Pavia nel 1449 per volere di un frate domenicano spagnolo, Fra Domenico da Catalogna, che coinvolse le famiglie più facoltose di Pavia per realizzare una struttura accogliente, pensata per la cura delle persone.

Il soffitto ligneo dell’Ospedale San Matteo è stato decorato con l’intento di dare conforto ai degenti, costretti a letto in questo ambiente. La visione di questi angeli aveva lo scopo di fornire una visione paradisiaca e un senso di conforto ai pazienti. La lavorazione è stata eseguita in un laboratorio allestito per l’occasione, dove le tavolette sono state dipinte una per una e poi montate sulla struttura lignea del soffitto. Ogni tavoletta mostra un angelo con caratteristiche diverse come colori, gioielli, aureole, colore degli occhi e carnagione e ci sono persino notevoli differenze nelle mani degli angeli. Durante la visita guidata di sabato alle ore 16:00 (il Museo è infatti aperto in via straordinaria ogni terzo sabato del mese) verranno svelati i nomi degli artisti – alcuni anche noti – e presentata al visitatori la documentazione disponibile. Sono molti i dettagli interessanti sulla storia dell’Ospedale San Matteo e sul soffitto che si potranno scoprire durante la visita.

I malati erano presenti nell’ospedale già nel 1456, quindi ci vollero appena sette anni per completare la struttura architettonica dell’ospedale costruito a “croce greca”. Una disposizione in grado di plasmare, di fatto, i quattro cortili dell’Università, tra i più belli dell’intero complesso. I pazienti rimasero in ospedale fino al 1932 quando fu costruito il nuovo Policlinico fuori città; all’inizio degli anni ’50 l’Università acquisì l’Ospedale San Matteo e lo trasformò in uso accademico. Oggi questo patrimonio è di proprietà dell’ateneo, in procinto di intraprendere presto un progetto di restauro del tetto e delle strutture in muratura dell’edificio.

Di recente, quattro tavolette sono state restaurate con il sostegno dell’Inner Wheel Club di Pavia e di un medico privato, Maria Gabriella Ranieri. Il restauro è stato autorizzato dalla Soprintendenza e realizzato dal restauratore Mario Colella e dalla sua équipe, con Silvia Marchionne ed Elisa Salvini del Centro Studi e Conservazione Chiostro Piccolo di Pavia. Prima del restauro è stata condotta un’indagine diagnostica dal Professor Maurizio Lichelli del Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Pavia. L’Università di Pavia ha anche deciso di dedicare un libro al soffitto dell’antico Ospedale San Matteo di Pavia intitolato “Angeli – Le tavolette da soffitto dell’antico Ospedale San Matteo di Pavia”. Secondo Renata Crotti, della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia “l’Ospedale adottò il concetto della bellezza come terapia per favorire il benessere spirituale dei degenti. L’opera artistica è un’eccezionale decorazione pittorica che rispecchia l’idea dell’attenzione al malato come espressione plastica della bellezza”.

Giacomo Pelizza

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